Dissesto idrogeologico e spese per incarichi: indagato Bassolino

di Redazione

Antonio BassolinoNAPOLI.La Procura di Napoli sta cercando di fare luce sugli atti deliberati tra il 2001 e il 2006 dal Commissariato sul dissesto idrogeologico in Campania.

Sotto i riflettori – secondo quanto riporta ‘Il Mattino’ – sono finiti, tra gli altri, anche l’ex presidente della Giunta regionale della Campania Antonio Bassolino e il suo ex braccio destro De Angelis. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Francesco Greco e condotte dal pm Ettore La Ragione,ruotano, in particolare, attorno ad un’ordinanza commissariale (la numero 110 del 19 luglio del 2004) che ha disposto un aumento di dieci volte delle indennità dei dirigenti della struttura nata nel 2001, dopo l’alluvione di Sarno, con l’obiettivo di scongiurare altre calamità nelle zone a rischio della regione, cioè nelle province di Napoli, Avellino e Caserta.

In base al dossier dell’ufficio ispettorato, firmato dal dirigente Antonio Onorato, e analizzando le spese sostenute tra il 2001 e il 2006, Bassolino e il suo ex braccio destro risponderebbero dell’impiego di personale della Regione Campania nei ranghi del commissariato e del monte ore straordinario assegnato ai singoli membri del gruppo di lavoro. Il costo del commissariato, in pochi anni, sarebbe cresciuto quattro volte tanto, da 600mila euro (somma complessiva prevista dal Governo, compresi anche gli stipendi del personale), a quella effettivamente spesa, pari a 2 milioni e 865.612 euro, di cui 2 milioni e 233.086 solo per i compensi del personale.

L’ex governatore si è detto sereno e pronto a depositare una memoria in Procura, mentre De Angelis ha già replicato alle accuse dei pm, presentandosi con un proprio legale di fiducia. Tutte le carte finiranno sotto la lente della Corte dei Conti.

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