Caserta, bruciò convivente nel forno delle pizze: condannato a 24 anni

di Redazione

Katiuscia Gabrielli e Giuseppe CerviceCASERTA.24 anni di reclusione per aver ucciso la sua compagna e madre dei suoidue figli.Giuseppe Cervice, il pizzaiolo originario di Pozzuoli ma residente a Castelvolturno, …

… è stato condannato dalla prima sezione della corte di Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere per omicidio volontario con esclusione della premeditazione. All’omicida,assente durante la letturadellesentenza, i giudici hanno tolto anche la patria potestà sui figli.

Cervice, stando alla decisione dei giudici, nella notte tra il 7 e l’8 settembre 1999 uccise la convivente Katiuscia Gabrielli, di 25 anni, perchè la donnavoleva lasciarlo portando con sé i figli. Il pizzaiolo fece poi sparire il corpo bruciandolo nel forno a legna utilizzato di solito per cuocere pizze. L’indagine sulla scomparsa dellaa 25enne èdurata 10 anni: il processo, indiziario, si era aperto nell’ottobre del 2009. Non si esclude orache la difesa di Cervice possa ricorrere in appello. Presenti in aula i genitori di Katiuscia esuo fratello Vincenzo, che ha dichiarato:”Ora metterò una corona di fiori fuori la pizzeria per ricordare Katia”

Per il pubblico ministero, che aveva chiesto l’ergastolo,”l’imputato ha mentito sull’ora in cui ha visto per l’ultima volta Katiuscia e su cosaè successo quella notte”. Un indizio che inchioderebbe Cerviceè il fumo uscito la notte della scomparsa dalla canna fumaria della pizzeria, fumo che un perito nominato dalla Corte ha definito “intenso”, miscelato a cenere nera che emanava un odore di carne bruciata. Secondo l’avvocato difensore invece, iteste sono stati influenzati dai mass media.

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