Arrestato uomo vicino al clan Mallardo: sequestri per 30 milioni

di Redazione

 NAPOLI.Sabatino Granata, ritenuto un elemento di primo piano del clan camorristico dei Mallardo, attivo nel Giuglianese con propaggini in altre Regioni, come Lazio e Toscana, …

… è stato arrestato martedì dal Gico della Guardia di Finanza con le accuse di associazione camorristica e reimpiego di capitali di provenienza illecita. L’operazione, denominata “Feudo” e coordinata dai pm Giovanni Conzo, Paolo Itri e Maria Cristina Ribera, ha consentito di accertare che il clan Mallardo, storicamente operativo a Giugliano in Campania e nei territori limitrofi, ha ormai esteso la propria sfera di influenza e di controllo molto al di là di quella zona, sia mediante accordi e alleanze con altri clan (tra cui quello dei Casalesi, fazione di Francesco Bidognetti), sia attraverso società o soggetti economici formalmente autonomi, ma comunque costituenti espressione economica del clan, che risultano attivi anche in altre regioni d’Italia, divenendo – è scritto in una nota a firma del procuratore aggiunto Alessandro Pennasilico – in assoluto uno dei gruppi camorristici di maggiore potenza economica ed imprenditoriale.

Il gip ha anche disposto il sequestro preventivo di una ditta individuale, quote di partecipazione di 14 società, 127 unità immobiliari costituiti da fabbricati e terreni, 38 mezzi di trasporto e 192 rapporti finanziari, tra bancari e postali, costituiti in prevalenza da conti correnti e conti di deposito a risparmio libero o vincolato. Il valore complessivo dei beni sequestrati è stimato in oltre 30 milioni di euro. Gran parte degli immobili sequestrati si trovano nei comuni di Giugliano in Campania; sottoposti a sequestro anche immobili in Toscana, nelle province di Pisa (Santa Maria a Monte) e Arezzo (Marciano della Chiana e Foiano della Chiana) e alcuni in Abruzzo, nella provincia di Chieti (Palena). Le società interessate dal sequestro risultano avere tutte, ad eccezione di una, la sede legale in Giugliano in Campania, presso la residenza del soggetto tratto in arresto o nelle immediate vicinanze. Si tratta di società esercenti prevalentemente l’attività nel settore edile, immobiliare e della gestione di pubblici esercizi.

Tra le attività commerciali sequestrate figurano, a Licola, il bar pasticceria “Champs Elysees”, al cui interno avvenivano gli incontri tra gli affiliati per discutere di questioni riguardanti il clan, e il vicino albergo “La Fayette”, con annesso ristorante “La buca di Bacco”, dove componenti dell’organizzazione celebravano cerimonie con trattamenti economici di favore. Nella stessa zona sono stati sequestrati anche altri due noti ristoranti, “L’incanto” e “La locanda degli angeli”.

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