Scintille nel Pdl su ipotesi di ampliamento del direttivo

di Livia Fattore

Carlo AmorosoTonino De Michele AVERSA. Fibrillazioni continue tra i consiglieri comunali del Popolo della Libertà. Lamentele continue in occasione della riunione congiunta del coordinamento cittadino e del gruppo consiliare del partito di maggioranza relativa.

Le premesse c’erano tutte. Alla vigilia si erano registrati veri e propri fuochi d’artificio. Tanto che da Michele Galluccio, Emilio Scalzone e Nicola Andreozzi erano giunte dure critiche all’operato del duo Golia-Ciaramella, colpevoli, a loro dire, di decidere su tutto a livello politico-amministrativo, tagliando fuori la base e il resto del partito. Si ipotizzavano fuoco e fiamme, invece dell’argomento non si è proprio parlato, fino a quando il più agguerrito dei consiglieri scontenti, Galluccio, che era, in contemporanea, impegnato alla presentazione del calendario dei vigili urbani, non è giunto nella nuova sede di via Diaz. Una volta presente, l’ex capogruppo di Alleanza Nazionale ha cercato di discutere delle note vicende, tra cui la nomina di Peppe Stabile a presidente della commissione consiliare urbanistica, ma è stato stoppato dal coordinatore cittadino Nicola Golia.

Alla fine si è concordato di parlarne al prossimo appuntamento di martedì. Si è discusso, a quel punto, della possibilità di ampliare il coordinamento cittadino inserendo nominativi di persone che hanno già ricoperto cariche politiche, come, ad esempio, Franco Cervo e Sergio Di Meo. Ed anche qui sono volate scintille con Carlo Amoroso che ha chiesto di vagliare meglio questi ingressi, soprattutto in relazione a Di Meo che sarebbe stato lontano dal partito anche in occasione dell’ultima campagna elettorale. Ma Amoroso ha inviato bordate anche al capogruppo Tonino De Michele che, a suo avviso, non svolge affatto il compito di tramite tra partito e gruppo consiliare che è chiamato a svolgere.

Iniziata, poi, la discussione sulle possibilità aperte dalla nuova normativa sul Piano Casa con prosieguo per martedì prossimo. Appena sfiorato, invece, il nuovo assetto dato alla giunta e il destino della delega ai lavori pubblici che, dopo la revoca da parte del sindaco Mimmo Ciaramella del proprio assessore Rino Rotunno per far posto a Giuseppe Mattiello del Gruppo Unico delle Autonomie, deve essere ancora affidata.

In vista della seduta del Consiglio comunale di giovedì 27 gennaio, infine, si è registrato un accenno alla possibilità di esercitare la prelazione nell’acquisto dei diversi cespiti in cui è stato diviso l’antico monastero di Sant’Agostino degli Scalzi. Diritto di prelazione che, ovviamente, non sarà esercitato.

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