Ciaramella: “Ho il mio modo di agire, chi non lo condivide può andarsene”

di Redazione

Domenico Ciaramella AVERSA. “Mi sono perfettamente reso conto che alcuni consiglieri comunali di maggioranza non hanno ben capito che, per quanto mi riguarda, è iniziata una nuova era”.

Così il sindaco Domenico Ciaramella in seguito alle dichiarazioni dei consiglieri Galluccio e Palmieri. “Dico ciò – continua Ciaramella – perché i due consiglieri comunali fanno finta di non sapere o di non capire. Io sono il sindaco della città, ma questi signori immaginano che tutti i demeriti che avvengono nella nostra coalizione mi debbano essere addebitati. Non stanno sulla strada giusta. Lo ripeto ancora una volta: ho la necessità di chiudere in bellezza il mio mandato e nello stesso tempo di consegnare agli aversani una città più vivibile. Per poter realizzare ciò ho bisogno che il mio modo di amministrare la cosa pubblica sia il più trasparente possibile, sotto tutti gli aspetti. Proprio per questo e per evitare polemiche inutili e non condividibili, ho ritenuto di dover mettere a disposizione il mio assessore di riferimento”. Per Ciaramella “il modo di fare dei due consiglieri non lo condivido e non lo condividerò mai. Per cui oggi dico loro: questo è il nuovo modo di agire del sindaco e chi non condivide questo atteggiamento può prendere tutte le decisioni che ritiene giuste”.

Il primo cittadino spiega come si è arrivati all’elezione di Giuseppe Stabile alla presidenza della Commissione Urbanistica. “Questo provvedimento non è stato preso solo ed esclusivamente da me, ma è stato condiviso con i quasi tutti vertici dei partiti che fanno parte della mia coalizione e come tutte le decisioni, anche se c’è qualcuno che non le condivide pienamente, si deve adeguare alla maggioranza”.

Ciaramella non bada al politichese: “Da questo momento queste sono le regole: ad ognuno sarà affidato un compito, un obiettivo da raggiungere e a nessuno sarà permesso di sconfinare nelle deleghe che sono degli altri consiglieri o assessori. La mia pazienza, che ha un limite, da parte di qualcuno è stata superata”. E conclude: “Mi prendo le responsabilità di tutte le decisioni anche se, come sempre, sono partecipate con i vertici del mio partito e dell’intera coalizione. Anche se qualcuno, ancora una volta, tira in ballo la mancanza di condivisione. Ormai questo giochetto non ha più ragione di esistere”.

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