Carenza personale al Comune, allarme di Diomaiuta

di Nicola Rosselli

Pasquale Diomaiuta AVERSA. Allarme personale al comune di Aversa dove i numerosissimi dipendenti andati in pensione non sono stati sostituiti a causa dei limiti finanziari, rigidi, imposti dalle leggi finanziarie.

Un vero e proprio stillicidio di abbandoni che hanno portato l’ente territoriale a ridurre al lumicino il personale dipendente, solo 150, al netto dei vigili urbani, a fronte di una pianta organica che prevede ben 450 dipendenti in pianta stabile. Il grido di allarme è stato lanciato dall’assessore al personale dell’amministrazione Ciaramella, l’Udc Pasquale Diomaiuta che, guarda caso, ha anche la delega alle finanze.

Ed in questa veste l’assessore della coalizione di centro destra premette: “Bisogna, innanzitutto, evidenziare che non siamo di fronte ad un problema di mancanza di volontà di assumere nuovi dipendenti da parte dell’amministrazione”. “La finanziaria per il 2011 – ha continuato Diomaiuta – ha posto ulteriori vincoli oltre quelli già esistenti. Accanto al limite del 40% delle spese correnti da destinare al costo del personale, c’è un limite di spesa del 20% rispetto a quello del personale non più in servizio. Mi spiego con un esempio pratico e reale: nel corso dell’anno 2010 sono andati in pensione o hanno cessato per altro motivo il servizio presso il comune di Aversa 11 dipendenti che, approssimativamente, costano 600mila euro lordi. Di questa somma noi possiamo impegnare per il 2012 solo il 20%, ossia 120mila, ossia potremo assumere solo due dipendenti a fronte degli 11 non più in servizio. E questa è una storia che si ripete da anni”.

Le conseguenze di questa normativa nella città normanna sono ben chiare: praticamente tutti gli uffici comunali sono sottodimensionati e riescono a mala pena a svolgere il lavoro ordinario. Tra i settori maggiormente colpiti, ad esempio, la ragioneria con un decremento di ben tre persone, così l’ufficio personale, la segreteria, il protocollo e l’ufficio cultura, l’avvocatura. “Ma, l’elenco – riprende Diomaiuta – potrebbe essere ancora più lungo perché, in pratica, sono tutti gli uffici dell’ente ad essere interessati da questa situazione”. E quando gli viene chiesto se i lavoratori socialmente utili riescono a porre un freno a questo allarme, l’assessore conclude: “Gli Lsu? Se non ci fossero stati avremmo già dichiarato forfeit da tempo. Sono presenti in tantissimi uffici, se venissero assunti a tempo indeterminato, si avrebbe solo un cambiamento di casacca ma non forza lavoro in più”.

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