“Impiegati vessati e concorsi farsa”, nuova denuncia dell’opposizione

di Redazione

 TEVEROLA. I consiglieri di opposizione del “Patto per Teverola” tornano a denunciare la “ritorsione politica” che l’amministrazione Lusini starebbe compiendo contro dipendenti comunali parenti degli stessi esponenti della minoranza, “demansionandoli” o “isolandoli”.

“Siamo giunti alla fine dell’anno e sono trascorsi ormai quasi nove mesi dall’insediamento di questa amministrazione. E’ dunque tempo di tirare le somme”, affermano dall’opposizione. “L’operazione non è particolarmente difficile, infatti è evidente a tutti che il ‘principale sport’ di questa maggioranza, di cui il sindaco Lusini è il ‘capo’, oltre alla prevedibile ripresa dell’azione delle ruspe, è stato lo spettacolo non edificante di chi punisce, con tutti i mezzi e l’arroganza che gli è tipica, coloro che, ‘invece di votarlo’, hanno scelto di esercitare un sacrosanto diritto costituzionale: ‘la libertà di voto’. Alcuni impiegati comunali sono stati vessati in maniera odiosa e incivile da una persona che ricopre un ruolo pubblico, una vera e propria ‘ritorsione politica’, che, preannunciata in campagna elettorale, ha avuto i suoi effetti dal mese di aprile e che continua con feroce determinazione, giorno dopo giorno, mese dopo mese, colpo su colpo. L’amministrazione comunale ha usato tutti i mezzi, anche illeciti, per isolare, denigrare, demansionare, privare addirittura degli strumenti di lavoro questi dipendenti ‘ribelli’. La parola d’ordine è stata ‘umiliare’, per dare pubblico esempio, secondo lo stile ‘nazi-fascista’. Gli impiegati comunali sono stati spettatori, a volte inconsapevoli, del clima di terrore che si è andato generando, marcato dal suono cupo della sirena; ricordo di pericoli bellici imminenti, voluto per ribadire ogni giorno a tutti, ‘chi è che comanda’ e simbolo purtroppo di una pericolosa ‘smania di onnipotenza’. Barriere di tramezzi e vetrate sorte all’improvviso nella casa comunale, dinanzi alle entrate degli uffici e nelle stesse stanze, spesso ridotte a bugigattoli, porte murate, che, ostacolando l’accesso e impedendo la comunicazione tra gli impiegati, lasciano libertà di movimento e osservazione solo a chi è gradito al potere. Barriere che, stranamente, non hanno impedito negli ultimi giorni, la scomparsa di oltre 150 faldoni contenenti numerose pratiche edilizie: ma chi ne avrebbe avuto interesse? Un silenzio complice ed omertoso ha invaso l’edificio comunale. E in questo silenzio, carico di tensione e appositamente creato, ha avuto modo di concretizzarsi qualcosa di totalmente illogico e contrario ad ogni regola di buonsenso e corretta amministrazione che, contro ogni previsione, ha reso amaramente evidente che nel nostro Ente la solidarietà tra colleghi non esiste”.

E qui l’opposizione cita esempi pratici: “Il geometra Melillo (fratello del capogruppo di minoranza, ndr) da responsabile del settore urbanistica è stato demansionato a svolgere ruoli non consoni alla sua professionalità e isolato in un mini ufficio tutto per lui; oggi a capo dell’ufficio tecnico ci ritroviamo due esterni, l’architetto Mattiello da Carinaro col ruolo di responsabile dell’area tecnica e l’ingegner Pitocchi da Aversa, responsabile del settore ambiente e cimitero ma autorizzato a firmare concessioni edilizie; alla dottoressa Enza Di Chiara (madre di un consigliere di minoranza e, qui entra in gioco in conflitto politico familiare, sorella di un consigliere di maggioranza, ndr.), dopo una trentennale esperienza alla guida del settore assistenza-pubblica istruzione, è stata tolta la responsabilità del servizio, passata al signor Improta, ed è stata isolata dal reparto assistenza-pubblica istruzione e fatta accomodare in un ufficio tutto per lei, posto lontano dal pubblico, al primo piano della casa comunale; il ragioniere-capo Barbato, dopo aver retto il settore economico-finanziario per ben dodici anni con notevoli risultati, riconosciuti anche dal Ministero dell’Economia, che ha premiato il Comune di Teverola come ‘Comune virtuoso’ sotto il profilo finanziario, oggi isolato e demansionato, è stato sostituito dalla dottoressa Marino, che ha tutte le carte in regola per insegnare lettere, ma che è stata nominata responsabile del servizio finanziario; il dottor Sebastiano Picone (fratello di un consigliere di opposizione, ndr.), comandante della polizia municipale, premiato dal commissario prefettizio col titolo di capitano, isolato e demansionato, è stato sostituito da subito con la dottoressa Gentile, che non è vigile urbano ma sociologa”.

Masecondo l’opposizione ci sarebbe il colpo finale con l’indizione di concorsi per impedire definitivamente il ritorno ai vecchi incarichi di Barbato e Picone. “L’amministrazione, il mese scorso, – fanno sapere dal ‘Patto per Teverola’ – ha bandito dei pubblici concorsi, non certo per ricoprire il posto di responsabile dell’area tecnica, che da sempre è scoperto o stabilizzare in maniera definitiva qualche Lsu, che già effettivamente opera da anni nel Comune. Sono stati banditi ‘inopportunamente’ e con ‘cattiveria’ il concorso per il responsabile del servizio finanziario e per il responsabile della polizia municipale, posti già ricoperti da anni da personale interno, in maniera oggettivamente egregia, allo scopo di pregiudicare al ragioniere capo Barbato e al dottor Picone la possibilità di ricoprire nel futuro i vecchi incarichi. Tali concorsi – sottolinea l’opposizione – sono già viziati sul nascere da diversi e preoccupanti motivi, oggetto di nostra denuncia alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, alla Corte dei Conti, al Dipartimento della Funzione Pubblica e al Prefetto di Caserta”.

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