Rauso: “A Santa Maria tutto ha un prezzo”

di Redazione

Gaetano Rauso SANTA MARIA CV. “La scadenza del 30 novembre a questa amministrazione, evidentemente, faceva paura”.

Per il consigliere di opposizione Gaetano Rauso “non si spiega, infatti, come si possa ignorare quanto prescrive il Regolamento di Contabilità che demanda al Consiglio Comunale l’approvazione dell’assestamento di bilancio, aggrappandosi a cavilli giurisprudenziali che danno la possibilità di minimizzare il ruolo del Consiglio Comunale relegandolo ad mero Organo di ratifica di decisioni già prese dalla Giunta. In tutti i Comuni sani, in cui vengono rispettate le regole, entro il 30 novembre, ai Consigli Comunali viene sottoposta la delibera di assestamento finale del Bilancio. Solo a Santa Maria si assiste a questo sconcio. Solo a Santa Maria il Consiglio e la Commissione Economia vengono spogliati dalle prerogative che il Testo Unico degli Enti Locali attribuiscono loro. Ha ragione il consigliere Lopez quanto si lamenta della tracotanza di alcuni dirigenti e del direttore generale i quali, sembra, non hanno in alcun conto le attribuzioni dei Consiglieri Comunali e si infastidiscono se qualcuno vuole far sentire la sua voce. La verità è questa: si sta puntando tutto su affari colossali che vedranno scendere in campo, per spolparsi le spoglie di questa città, gruppi economici e di potere che hanno, da tempo, posto gli occhi sullo sfruttamento del territorio e delle risorse che esso offre, quindi non c’è tempo per sottigliezze procedurali, si deve sopravvivere per continuare a guadagnare. La partita è grossa e si gioca sullo scacchiere dell’edilizia, dell’ecologia e dei lavori pubblici. Perciò chi può dar fastidio va eliminato o va emarginato con ogni mezzo, soprattutto con la diffamazione e l’emarginazione. Ma chi se ne frega, andremo avanti!”.

“Gli utili idioti che si sono fatti adescare dalle sirene del piccolo compenso che serve per tirare a campare, sono pienamente responsabili dello sfacelo della città. Sono responsabili aver permesso che si compissero operazioni economicamente remunerative solo per pochi e non per i cittadini. Quanti sapranno rinsavire dal grave errore commesso? Pochi, credo, perchè tutti hanno un prezzo. Dopo la defaillance di Cecere , i mugugni di Zito ed di altri, come già si deduce dalle voci che si diffondono in città, è ricominciata la ‘campagna acquisti’ più spregiudicata che mai. E’ cominciata una lotta senza quartiere a chi ha solo manifestato l’intenzione di combattere contro una cancrena che, pian piano, sta divorando ogni potenzialità economica di questa città, una volta fiorente. E’ ricominciata un’asta scandita dal banditore che cerca di acquistare, a qualunque prezzo, il valore delle coscienze. Ma che figura farà chi si rimangerà le scelte e le dure dichiarazioni che ha fatto? Non crediamo che delle persone serie si possano far convincere ed accettino di essere oggetto di tale mercimonio. Ma la posta è troppo alta ed qualunque prezzo è buono per comprare una coscienza, anche se è alto. La magistratura da troppo tempo si è fatta attendere per stanare queste serpi immonde che, con il loro veleno, hanno reso insanabile una ferita nell’animo di chi è chiamato dal popolo a tutelare gli interessi della collettività. Speriamo che prevalga la ragione e l’amor proprio e chi si dichiara determinato a contrastare il diffondersi di questa cancrena non receda, ancora una volta, dalle sue promesse”.

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