San Marco, guerra nel Pd: ex consiglieri chiedono sospensione tesseramento

di Redazione

da sin. Carozza, Di Maio, VaglivielloSAN MARCO EV. Un gruppo di ex consiglieri comunali del Pd, Giovanni Carozza, Giuseppe Di Maio e Giovanni Vagliviello, …

… scrivono ai vertici regionali e provinciali del Pd per chiedere la sospensione del congresso sezionale alla luce della mancata accettazione della richiesta di pre-adesione al partito. Un’azione che, a quanto pare, costituirebbe una ritorsione politica contro i tre ex consiglieri che, con le loro dimissioni, hanno decretato lo scioglimento anticipato dell’amministrazione guidata dall’altro piddino Gabriele Zitiello.

Ecco il testo integrale della richiesta:

I sottoscritti Carozza Giovanni, nato a Caserta il 4.07.1967 e residente in San Marco Evangelista alla Via Mazzini n. 33, Di Maio Giuseppe, nato a Caserta il 12.06.1976 e residente in San Marco Evangelista al Viale della Libertà n. 167, e Vagliviello Giovanni, nato a Caserta il 19.05.1972 e residente in San Marco Evangelista alla Via Ciaramella n. 23,

espongono quanto segue

Il giorno 28 novembre 2010 ci siamo recati nel circolo del Partito Democratico di San Marco Evangelista per effettuare la preadesione anno 2010, così come da avviso AFFISSO SUL VETRO DELLA SEZIONE il giorno 25 novembre 2010, cioè APPENA 24 ORE PRIMA dall’inizio delle operazioni di preadesione e secondo la cadenza stabilita dal Commissario Provinciale Ciro Cacciola.

All’atto di procedere alla registrazione della preadesione, il Garante provinciale sig. Giuseppe Venditto (unico componente dell’Ufficio Adesioni Locale) comunicava ad ognuno dei tre ricorrenti che non era possibile presentare ed accettare la preadesione in seguito a precise indicazioni in tal senso da parte del Commissario Provinciale Ciro Cacciola.

Dopo aver esternato le nostre garbate proteste di fronte a tale atto illegittimo ed antistatutario, il Garante, su espressa nostra richiesta, verbalizzava tale rifiuto adducendo motivazioni ed addebiti a noi del tutto sconosciute.

Nell’allegato verbale di diniego, infatti, il Garante attesta che “…ai predetti è stata comunicata l’esistenza della procedura avviata nei loro confronti dal Commissario presso gli organi di garanzia regionale. Pertanto la richiesta di preadesione è sospesa in attesa delle determinazioni dell’organo di garanzia regionale”.

Tanto esposto, ai sensi dell’art. 8 del regolamento del tesseramento al Partito Democratico di Caserta, i sottoscritti presentano formale ricorso alla Commissione Regionale di Garanzia, premettendo e chiarendo che ad oggi agli scriventi nulla è stato comunicato in ordine all’apertura di una procedura avviata presso gli organi di garanzia regionale del partito, così come stabilito dalle norme del regolamento di garanzia che – in applicazione degli articoli 39 e 40 dello Statuto – detta forme e modalità ben chiare e definite.

E’ da ritenere, a prescindere dalle motivazioni addotte, che la richiesta di preadesione non possa essere negata in quanto di per se atto volto a manifestare la volontà unilaterale di aderire al Partito Democratico e non già atto di adesione completo e perfetto.

L’aver stabilito che l’adesione al Partito Democratico 2010 in provincia di Caserta si concretizzi solo dopo l’accettazione della richiesta di preadesione da parte degli organi competenti, non può in nessun modo (ed in nessun caso) comportare il divieto e/o diniego di accettare mere richieste di preadesione.

Inoltre, non avendo gli scriventi avuto la possibilità di poter materialmente formulare la richiesta di preadesione, non può in nessun caso ritenersi che la stessa sia sospesa (come da verbale del garante) ma semplicemente inesistente.

In sostanza, per come strutturata la modalità di adesione, la stessa si compendia in due fasi autonome e distinte:

la prima, unilaterale, di presentazione dell’istanza;

la seconda di accettazione della stessa, previa verifica delle condizioni di ammissibilità.

L’aver impedito la presentazione della preadesione ha determinato l’impossibilità di attivazione del procedimento di valutazione dell’istanza.

Di fatto, il Garante ha esercitato poteri di esclusione che ne lo Statuto, ne il Regolamento gli conferiscono.

Si tratta di un atteggiamento illegittimo che va censurato.

La conseguenza di tale comportamento non può che essere la nullità del tesseramento, in quanto l’episodio verificatosi, notato ed amplificato da più persone presenti, ha bloccato la presentazione di una pluralità di istanze di preadesione, falsando in tal modo l’esito dell’intero tesseramento.

E’ appena il caso di rilevare che la valutazione della condizione di ammissibilità doveva passare attraverso la verifica di cause di incompatibilità in capo ai ricorrenti, il cui accantonamento doveva essere subordinato ad eventuale procedimento interno che garantisse comunque il contraddittorio, non potendosi dimenticare che gli istanti militano nel Pd sin dalla sua costituzione e, prima di ciò, nei due partiti storici che hanno consentito la nascita del Pd stesso.

Come detto, moltissimi militanti del circolo del Partito Democratico di San Marco Evangelista, a seguito di tale episodio, hanno deciso di non presentare la richiesta di preadesione in segno di solidarietà e di protesta nei confronti di un simile comportamento antidemocratico.

Tanto esposto si interpella la Commissione di Garanzia Regionale del Partito Democratico affinché ai sottoscritti ricorrenti – e non solo – sia consentito di poter presentare la richiesta di preadesione al circolo del Partito Democratico di San Marco Evangelista indebitamente negata.

Si conclude, pertanto, chiedendo che la adita commissione di garanzia voglia:

a) annullare l’intero tesseramento del circolo del P.D. del comune di San Marco Evangelista;

b) nominare un commissario che dia garanzie di terzietà – anche in conseguenza delle dimissioni del coordinatore di circolo protempore, di cinque membri del coordinamento e del tesoriere (tutte avvenute quasi una settimana prima della data della preadesione e indirizzate al Commissario Ciro Cacciola) – perché proceda ad un tesseramento libero da condizionamenti;

c) se esistente una procedura disciplinare a nostro carico, la stessa va avviata anche nei confronti degli altri amministratori comunali uscenti del Pd locale avendo, evidentemente, gli stessi determinato uno scollamento con il partito, in quanto hanno operato in autonomia da esso;

d) avviare una procedura disciplinare nei confronti del Garante nominato durante la fase della preadesione del circolo locale di San Marco Evangelista, per aver agito in eccesso dei poteri e delle facoltà conferitegli;

e) accertare e verificare la correttezza dell’operato del Commissario Provinciale in relazione ai fatti ed agli accadimenti che si sono verificati.

IN VIA DI URGENZA SI CHIEDE, PER TUTTE LE RAGIONI SOPRA INDICATE, LA SOSPENSIONE di ogni operazione CONGRESSUALE del locale circolo del P.D.
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