Sel: “No al Gassificatore, vera sfida è riciclo totale dei rifiuti”

di Redazione

 MARCIANISE. L’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Tartaglione, con la delibera 437 ha deciso di installare sul nostro territorio un gassificatore, …

… ovvero un impianto di smaltimento dei rifiuti che consiste nel trasformare i rifiuti in gas, utilizzato successivamente per la produzione di energia, provocando l’emissione in atmosfera di nanopolveri.

L’assessore provinciale Umberto Arena e il dirigente del settore ecologia della provincia Paolo Madonna durante l’incontro avuto con il sindaco Tartaglione, nel quale il primo cittadino ha candidato il territorio di Marcianise come sede per ospitare l’impianto termico, hanno dichiarato che i gassifica tori “rappresentano gli impianti di trattamento termico verso cui dirigersi per un utilizzo ambientalmente ed energeticamente conveniente dei rifiuti, provenienti da un pre-trattamento meccanico o da una raccolta differenziata spinta”. Su questo il circolo di Sinistra Ecologia e Libertà non è d’accordo: “C’è una bella differenza tra rifiuti provenienti da un pre-trattamento meccanico o da una raccolta differenziata spinta. Nel caso di una raccolta differenziata spinta la combustione non è una scelta saggia. Infatti, secondo la nuova direttiva europea ci si deve indirizzare verso il recupero di materia. E’ evidente allora che o non si prevede una raccolta differenziata spinta o stiamo parlando della frazione ‘secca’ derivata dagli attuali Stir (ex Cdr), e in zona abbiamo come esempio quella dell’impianto di Giugliano che attualmente viene conferita ad Acerra, oppure del trattamento delle ‘ecoballe’ di Taverna del Re e di Villa Literno.

Inoltre, non può essere trascurato il dato per cui questa tecnologia risulta ancora in fase di sperimentazione, come è riportato anche sul sito del Ministero dell’Ambiente dove alla voce Gassificatore si legge testualmente ‘…I problemi connessi a questa tecnologia, ancora in fase di sperimentazione, si incontrano a valle del processo di gassificazione e sono legati principalmente al suo basso potere calorifico ed alle impurità presenti nel gas (polveri, catrami e metalli pesanti)’”.

Il circolo di Sel si oppone fermamente all’ipotesi di costruzione di quella che considera “una bomba ecologica che andrebbe a bruciare ecoballe e rifiuti indistinti provenienti dall’intera provincia di Caserta, e forse anche dal napoletano”. “Il nostro territorio, – continuano da Sel – già martoriato da anni di industria pesante e inquinamento incontrollato, ha pagato e sta pagando un prezzo troppo alto in termini di salute e impatto ambientale. A nostro avviso le politiche dei rifiuti devono indirizzarsi verso le fasi di riciclo, recupero, riduzione e riutilizzazione. Bisogna puntare ad una raccolta differenziata spinta, all’abbattimento delle quantità di produzione dei rifiuti e al relativo contrasto dell’incenerimento degli stessi, puntando verso il riciclo totale. Anche per questi motivi abbiamo aderito ufficialmente alla manifestazione, tenutasi nella giornata di sabato, promossa dal comitato cittadino ‘Mamme e famiglie’ e continueremo nei prossimi giorni ad adottare tutte le iniziative utili per scongiurare la possibilità che la nostra Città subisca ulteriori e infausti danni ambientali”.

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