RECALE. La seduta consiliare di giovedì 16 dicembre è stata lennesima prova che questa maggioranza applica lo Statuto in maniera arbitraria ed a proprio uso e consumo. Lo afferma, in una nota, il gruppo consiliare del Pdl.
Il lavoro del presidente del consiglio Roberto Massi continuano i berlusconiani è stato sicuramente pregevole nel reintegrare la riunione dei capigruppo. Pratica democratica caduta in disuso quando il sindaco ricopriva anche la carica di presidente del consiglio nonostante lo Statuto glielo vietasse. Il presidente Massi nella riunione dei capigruppo aveva invitato i consiglieri dopposizione a rispettare lo Statuto e non fare interrogazioni perché durante lapprovazione del rendiconto finanziario non erano previste. I consiglieri dopposizione si sono attenuti alla normativa ma quando hanno ricevuto la convocazione straordinaria durgenza del consiglio comunale appena ventiquattro ore prima, hanno capito che lo Statuto, per lennesima volta, veniva violentato dalla stessa maggioranza che ne aveva intimato il rispetto.
Appena aperti i lavori, infatti, prosegue il Pdl lintera opposizione ha chiesto di rinviare la seduta perché la convocazione violava larticolo 21 comma 3 dello Statuto in quanto non era stata convocata una seduta ordinaria e la notifica non era pervenuta con cinque giorni liberi danticipo. Lo Statuto è molto chiaro nel definire in quali occasioni la seduta deve essere obbligatoriamente ordinaria e non straordinaria ed uno dei casi è proprio lapprovazione del rendiconto finanziario. Ovviamente la maggioranza si è sentita sotto smacco ed ha cercato comunque di proseguire perché cera lintento di approvare un debito fuori bilancio posto al punto due dellordine del giorno. Per togliere la maggioranza dallimpaccio il presidente Massi ha chiamato il segretario che ha fatto un intervento da vero politico. Ha avuto la capacità di dire il nulla con un giro di parole e di invitare la maggioranza a proseguire. Addirittura ha parlato di documentazione già disponibile in sede di riunione dei capigruppo; documentazione che ai consiglieri era stata solo sventolata sotto al naso senza poter essere visionata. Quando si è messa ai voti la proposta di Marcello Isidoro di rinviare il consiglio, ovviamente la maggioranza, debitamente imbeccata dal sindaco-segretario, ha votato contro dimostrando disprezzo dello Statuto.
Lunico consigliere di maggioranza che ha mostrato buonsenso astenendosi, conclude il Pdl quindi mettendo in dubbio quanto affermato dal segretario, è stato Giovanni Caporaso. Proprio Caporaso è stata la dimostrazione che a volte, su argomenti ed atteggiamenti del sindaco che sono chiaramente non condivisibili dai più, non è giusto applicare la politica del gregge ma votare secondo coscienza! Lopposizione ha apprezzato il gesto di Caporaso.