Recale, la Protezione Civile accusa Porfidia: “Ci ha sfrattato”

di Redazione

“Le Aquile”RECALE. Il gruppo “Le Aquile” della Protezione Civile di Recale scaglia dure accuse contro l’amministrazione Porfidia, rea di averlo “sfrattato”.

“La nostra storia dimostra che l’impegno politico di alcuni soci dell’associazione non ha mai intaccato l’operato della Protezione Civile “Le Aquile”. Abbiamo sempre offerto la nostra opera di volontariato a tutte le amministrazioni, succedutesi negli ultimi quindici anni, a prescindere dal loro colore politico. Con l’amministrazione retta dal sindaco Americo Porfidia abbiamo raggiunto un livello di squallore unico. Dopo esser riusciti ad ottenere un contratto di comodato d’uso gratuito per i locali delle Ferrovie dello Stato siti in piazza Marianna Gadola, la nostra associazione aveva provveduto ai lavori di ristrutturazione degli stessi per continuare l’opera di volontariato sul territorio usufruendo di una sede adatta alle nostre attività. Inspiegabilmente il sindaco ha inviato una comunicazione alle Ferrovie in cui rinunciava a questo contratto adducendo come scusa la carenza di fondi per i necessari lavori di ristrutturazione dei bagni pubblici. La verita’ è che quei bagni non rientravano nel comodato d’uso quindi l’amministrazione non era tenuta ad eseguirli. In sostanza ha rinunciato ad usufruire gratuitamente di questi locali (che furbi!).

L’unico scopo di tutta questa manfrina era quello di sfrattare la Protezione Civile! Avrebbe potuto tranquillamente revocare l’affidamento del locale alla nostra associazione ma lasciarlo a disposizione di giovani ed anziani della località Baraccone. Se questa può sembrare una stupida vendetta, non sappiamo come definire l’azione di boicottaggio del Servizio Civile. La Protezione Civile ‘Le Aquile’ ha presentato un progetto di Servizio Civile che prevedeva l’impiego di 20 volontari su tutto il territorio recalese. L’approvazione del progetto da parte della Regione Campania e del Ministero è stato per noi motivo di grande soddisfazione sia per la qualità che per il numero dei volontari da impiegare nel monitoraggio ambientale del nostro territorio. Lo scopo del progetto era infatti quello di coinvolgere i 20 volontari, per un anno, nella formazione personale, nel monitoraggio ambientale dei punti sensibili della città e nella creazione di attività di sensibilizzazione soprattutto fra i ragazzi che frequentano i plessi scolastici esistenti. Grazie al sindaco, tutto questo non sarà possibile. Con una martellante azione di disturbo, il sindaco ha provveduto ad inviare all’assessorato alle politiche sociali della Regione Campania una quantità indescrivibile di diffide nei confronti del nostro progetto. Una marea di diffide e solleciti con l’unico scopo di bloccarlo. Dopo le tante scuse addotte e che non hanno retto, il sindaco ha pensato bene di giocare sporco revocando il permesso ai 20 volontari di entrare nei plessi scolastici per lo svolgimento del progetto. Permesso che precedentemente era stato accordato e la cui revoca non è stata motivata. Ancora più sporca è stata la diffida fatta firmare dagli assessori e non dal sindaco.

Tutta l’amministrazione e’ complice dell’ennesimo scippo ai danni della citta’. Grazie a queste scaramucce da quattro soldi ci siamo sentiti costretti a rinunciare ad un progetto che avrebbe consentito alla citta’ di usufruire di un monitoraggio ambientale ed ai 20 volontari, vincitori di pubblico concorso, di fare un’esperienza di vita esaltante e di servizio per la città percependo anche un buon rimborso spese di 430 euro mensili per un anno”.

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