Yara, sequestrato magazzino. Segnalato un “furgone bianco”

di Redazione

Yara GambirasioBERGAMO. Prima la neve, ora il gelo e la nebbia. Continuano per il sesto giorno, in condizioni meteo proibitive per gli investigatori, le ricerche di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa venerdì scorso da Brembate Sopra, in provincia di Bergamo.

Il lavoro degli inquirenti e dei volontari prosegue nei dintorni del paese, alla ricerca di un indizio, che per ora non si trova. Mercoledì i carabinieri avrebbero messo i sigilli a un piccolo magazzino al piano terra del cantiere al confine con Mapello. I cani molecolari avrebbero fiutato qualcosa d’interessante, ma è ancora presto per dire se all’interno potrebbero esserci tracce di Yara.

Spunti di indagine, ancora da verificare, sono emersi intanto nella trasmissione “Chi l’ha visto” dove è arrivata la mail di un avventore di un bar del paese, che dice di aver sentito il gestore del locale raccontare di un certo “signor Tironi” che, entrato nel locale, avrebbe detto di aver visto un furgone bianco che saliva e scendeva verso la cava Italcementi di Colle Pedrino, a Palazzago (Bergamo) la sera della scomparsa della ragazza. Il furgone bianco era stato segnalato qualche giorno fa anche da un’altra ragazza, che aveva riferito agli inquirenti di averlo visto sfrecciare a forte velocità nei pressi del centro sportivo.

Da giovedì mattina il quartier generale delle ricerche si è spostato dal parcheggio antistante il centro sportivo all’area della ex colonia elioterapica.

Gli abitanti del paese volevano organizzare una fiaccolata per Yara, ma i suoi genitori hanno gentilmente rifiutato l’offerta. “Preferiamo una veglia di preghiera”, hanno detto al parroco di Brembate don Corinno Scotti, che tiene i contatti con la famiglia della ragazzina scomparsa. Don Corinno, parroco della chiesa di Santa Maria Assunta, ha confermato che sta quindi organizzando una veglia di preghiera al più presto. “Vorremmo farla coinvolgendo anche i paesi vicini”, ha detto. Alla famiglia Gambarisio nei giorni scorsi è arrivata anche una telefonata di aiuto e solidarieta’ del vescovo Francesco Beschi. Yara ha frequentato anche l’oratorio del paese per preparare sia la prima Comunione sia la Cresima, ricevuta proprio quest’anno.

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