Yara, gli inquirenti: “Lavoriamo per riportarla a casa sana e salva”

di Redazione

Yara GambirasioBERGAMO. Sulla scomparsa di Yara Gambirasio, il procuratore aggiunto di Bergamo Massimo Meroni ha spiegato che pm, carabinieri e polizia stanno “tutti lavorando per restituire questa bambina viva alla famiglia perché non ci sono elementi che evidenzino altro”.

Meroni, che aveva accanto a sè il questore Vincenzo Ricciardi e il comandante dei carabinieri Roberto Tortorella, ha inteso fare il punto sulle indagini relative a Yara in una conferenza stampa e ha più volte spiegato che “non è esclusa nessuna ipotesi” e “non vi sono elementi significativi per fare prevalere un’ipotesi su un’altra”.

Il magistrato ha anche spiegato che l’ipotesi di reato di omicidio volontario contestato al marocchino Mohammed Fikri, fermato e poi scarcerato, derivava da quell’intercettazione, inizialmente tradotta male, in cui sembrava che l’uomo dicesse: “Allah mi perdoni, io non ho ucciso”. Una frase che, a una più attenta analisi, è risultata di tutt’altro tenore.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico