Sandri, condanna in appello a 9 anni e 4 mesi per Spaccarotella

di Redazione

 ROMA.Luigi Spaccarotella, l’agenteche nel novembre 2007 ferì a morte il giovane tifoso della Lazio Gabriele Sandri, in prossimità dell’area di sosta Badia al Pino sull’autostrada A1, è stato condannato a 9 anni e4 mesi per omicidio volontario.

Il verdetto, emessoal termine del processo di secondo grado, è stato letto dal guidice Emilio Girone che ha accolto la richiesta del procuratore generale Aldo Giubilaro di ritenere il poliziotto colpevole del reato di omicidio volontario. In sede di dibattimento il pg aveva chiesto 14 anni di reclusione, mala corte ha riconosciuto per l’agenteriduzioni della pena legate al rito abbreviato e alle attenuanti generiche.

Giubilaro non si è opposto alla richiesta di rito abbreviato avanzata dalla difesa dell’agente di polizia. Nella sua requisitoria ha sottolineato come il filo della rete metallica non possa avere deviato il proiettile in modo apprezzabile: “La misura in cui il filo della rete può avere influito sulla direzione del proiettile è trascurabile” data la potenza del proiettile, ha detto Giubilaro.

Il pm Giuseppe Ledda, coordinatore delle indagini nel primo grado di giudizio (in cui Spaccarotella è stato condannato a sei anni) e associato al pg in appello, ha sostenuto che “le pistole in dotazione alla polizia di stato sono precise fino ad una distanza massima di 25 metri, mentre non possono esserlo su una gittata di 50 metri”, distanza dalla quale Spaccarotella sparò.

L’agente avrebbe dovuto esserne consapevole secondo il pm, che ha sottolineato come “i fatti di colpa cosciente vanno valutati diversamente se si tratta di un malvivente o di un agente di pubblica sicurezza“.

LE REAZIONI. I genitori di Sadri hanno definito questa decisione come “una giustiziache era dovuta. A differenza di quanto ho detto dopo il primo grado, continua il padre diGabriele, la decisione dei giudici di oggi mi fa sentire orgoglioso di essere italiano”. L’agente Spaccarotella, da parte sua,si è detto affranto ma speranzoso: “Sono affranto ma le speranze non sono finite“, ha detto al suo avvocato Federico Bagattini. Il legale del poliziotto ha annunciato che proporrà ricorso in Cassazione.

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