Rifiuti, Errani: “Tutti devono aiutare la Campania”. Ma la Lega insorge

di Redazione

 NAPOLI.Il recuperoè lento e lungo le strade di Napoli restano ancora 2100 tonnellate di rifiuti, solo 100 tonnellate in meno rispetto a mercoledì.

I cumuli, enormi, continuano ad occupare interi tratti di strade: Calata Capodichino, Montagna Spaccata e Santa Teresa degli Scalzi le zone della città dove si registrano maggiori criticità.

ERRANI: “TUTTI DEVONO DARE CONTRIBUTO”. “I rifiuti di Napoli sono un problema nazionale e sul quale tutto il Paese è chiamato a fare uno sforzo. Ci deve essere un impegno unanime del governo”. Lo ha sottolineato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, lasciando la seduta odierna per dirigersi all’incontro con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. “Faremo ora in incontro con Letta – ha concluso Errani – per verificare l’andamento del lavoro del tavolo tecnico sui rifiuti”.

CALDORO: “SEI REGIONI PRONTE”.Sono già sei le Regioni che hanno dato disponibilità ad accogliere i rifiuti campani e altre due sarebbero pronte a farlo ma solo per piccole quantità. Lo ha detto il governatore della Campania, Stefano Caldoro, al termine della Conferenza delle Regioni. “Non ci sono problemi politici – ha sottolineato Caldoro – ma qualche Regione ha problemi tecnici ad accogliere i nostri rifiuti. L’incontro con il sottosegretario Letta avviene solo per aggiornarlo sulla situazione. Oggi abbiamo anche scoperto che ci sono rifiuti che dal nord vengono trattati al sud; ci sono in tal senso accordi tra privati così come prevede il Codice ambientale che non ha avuto alcuna deroga”.

LEGA PRONTA ALLA MOBILITAZIONE.La Lega Nord del Friuli Venezia Giulia è pronta “alla mobilitazione” se la Regione darà la disponibilità ad accogliere i rifiuti provenienti dalla Campania. Lo hanno annunciato, oggi, a Trieste, il capogruppo della Carroccio in Consiglio regionale, Danilo Narduzzi, insieme al suo vice, Ugo De Mattia, presentando una mozione che impegna il Presidente della Regione, Renzo Tondo (Pdl), a dichiarare l’indisponibilità ad accogliere i rifiuti campani. “Chiederemo che la mozione venga discussa il prima possibile – ha detto Narduzzi – e se non sortirà effetti utilizzeremo strumenti democratici di coinvolgimento della cittadinanza affinchè il Presidente Tondo dica no a questa vergogna”. “Questa non è un’emergenza – ha detto ancora Narduzzi – è un cancro che va avanti da 15 anni: se è una questione di mafia e di camorra e non di gestione di rifiuti allora va affrontata in maniera diversa”. “Riteniamo che ogni territorio – ha aggiunto De Mattia – debba smaltire in loco i rifiuti che produce. È inammissibile che sistematicamente il Nord debba tappare le falle aperte dal Sud e da Napoli in particolare”. “Napoli – ha osservato Narduzzi – ha 20mila spazzini, Milano ne ha 2mila con mezzo milione di abitanti in più”. “Noi la pensiamo diversamente dal deputato Menia e dal Fli – ha sottolineato Narduzzi – che vogliono detassare Napoli con la scusa dell’emergenza. È ora che ognuno si assuma le proprie responsabilità”, ha concluso.

ZAIA: “VENETI SUPERLATIVI, NAPOLETANI AL PALO”. Veneti superlativi, mentre i napoletani e chi per loro, ancora brancolano nel buio. Ne è convinto Luca Zaia, governatore del Veneto, che ha rilasciato un’intervista alla Stampa a un mese dall’alluvione che ha devastato la regione. “I veneti sono stati eccezionali. In pochi giorni hanno ripulito e recuperato tutto in modo sublime. Mentre a Napoli si discute da anni di monnezza, qui da noi abbiamo fatto la raccolta differenziata dell’alluvione”. Il governatore leghista però precisa: “Il mio pensiero sui rifiuti di Napoli è lo stesso da sempre: il popolo napoletano è vittima, non responsabile del disastro rifiuti di questi anni. Basti pensare che mentre tutte le città risolvono questo problema attraverso i propri amministratori – spiega – i napoletani devono ricorrere a Berlusconi e all’insieme del governo nazionale”. Per Zaia, “non si può che essere solidali con i cittadini di una grande metropoli mediterranea che da anni convive con una classe dirigente che non è stata nemmeno in grado di far partire la raccolta differenziata”. “Questa è l’unica scelta operativa che impedisce di ritrovarsi a vivere tra i rifiuti una volta risolte le emergenze. – afferma Zaia – Solidarietà totale, dunque, con le vittime del malgoverno napoletano, i napoletani, con il presidente Berlusconi che sta operando in una congiuntura difficilissima e un caloroso invito a lasciare i propri scranni a tutti coloro che hanno provocato il disastro”.

ALL’OPERA DITTE LIGURI. Intanto, le società Lavajet S.r.l. con sede a Varazze (Savona) e Docks Lanterna spa, con sede a Genova, stanno svolgendo a Napoli le attività di rimozione dei rifiuti nei lotti loro assegnati a seguito dell’aggiudicazione dell’appalto. Asia Napoli – sottolinea una nota – ha inoltre acquisito alla propria gestione diretta la rimozione dei rifiuti per ulteriori 83mila abitanti finora gestiti in appalto. Il processo di totale internalizzazione del servizio di prelievo dei rifiuti si concluderà, come previsto, il 31 dicembre 2011 ad avvenuta scadenza di tutti gli appalti in vigore.

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