Prodotti ittici dall’estero: scoperta truffa da 400 milioni in Campania

di Redazione

 NAPOLI. Operazione “Gold Fish” della guardia di finanza di Napoli e dei carabinieri di Capua che hanno eseguito 12 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip di Napoli, di cui otto in carcere, tre ai domiciliari e una di obbligo di dimora.

Eseguito anche il sequestro preventivo di immobili e terreni per un valore di circa 1 milione e 200mila euro, oltre ad auto di lusso e valori mobiliari per 100mila euro. In carcere sono finiti: Salvatore Florio, 56 anni; Vincenzo La Porta, 47; Maurizio Colaiacolo, 35; Franco Vollaro, 50; Mario Esposito, 54. Ai domiciliari: Davide Timpani, 48; Sergio Sergi, 64; Orazio Roghi, 49.

I destinatari dei provvedimenti, tutti del napoletano, sono i promotori, gli organizzatori e alcuni componenti di una ben strutturata associazione a delinquere finalizzata alle frodi fiscali, truffa, falso, appropriazione indebita e bancarotta fraudolenta commessi in relazione a varie società, fra le quali “La Cipura Srl”, “Ittica 2007”, “Cages Srl”, “Ittica Epidito sas”. Per tali reati è stato anche contestato agli indagati il reato transnazionale, cioè l’aggravante per il coinvolgimento di un gruppo criminale organizzato ed impegnato in attività criminali in più di uno Stato.

L’acquisizione di elementi di prova relativi ai fatti commessi a danno di operatori esteri si è resa possibile grazie alla fattiva collaborazione di Eurojust (agenzia dell’Unione europea che gestisce la cooperazione giudiziaria fra due o più Stati), che ha coordinato l’attività rogatoriale in ben sette Paesi europei, favorendone la rapida e puntuale esecuzione.

L’operazione, che ha visto impegnati circa 80 militari dei comandi provinciali dei carabinieri di Caserta e della guardia di finanza di Napoli, ha permesso di scoprire – anche attraverso intercettazioni telefoniche, perquisizioni e sequestri di documenti – un’ingente evasione Iva del valore di circa 400 milioni di euro, nonché una truffa, commisurata in circa 3 milioni di euro ed una bancarotta fraudolenta con un passivo pari ad oltre 25 milioni di euro, scaturente da mancati pagamenti ai danni di operatori economici esteri, a fronte di forniture di prodotti ittici e dalla sottrazione di numerosi motoveicoli e autoveicoli a danno di numerose società operanti nel settore delle locazioni finanziarie. L’organizzazione, infatti, ha operato fin dall’anno 2005 attraverso una complessa rete di sei società, attive nel commercio all’ingrosso di prodotti ittici.

La frode fiscale è stata attuata mediante l’acquisto di grosse partite di prodotti ittici di provenienza comunitari (Grecia, Francia, Spagna, Portogallo, Norvegia e Danimarca), successivamente rivendute sia ad operatori del settore che a ristoranti ed alberghi del territorio campano, senza ottemperare ai fondamentali obblighi fiscali quali fatturazione, presentazione delle dichiarazioni annuali, versamento delle imposte dovute e conservazione della documentazione amministrativo-contabile.

Per le truffe, poste ai danni di fornitori esteri, l’organizzazione aveva predisposto un sofisticato sistema atto a simulare l’estrema affidabilità commerciale delle società coinvolte (sito internet con false informazioni aziendali, false comunicazioni sociali ai competenti organi amministrativi, accoglienza di fornitori truffati presso ristoranti ed alberghi di lusso, ecc.), finalizzato alla fornitura di ingenti quantitativi di prodotti ittici, veicoli di media e grossa cilindrata, dietro promesse di pagamento (poi non onorate) ovvero pagamenti con titoli di credito risultati successivamente privi di copertura.

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