Fini: “Vittoria numerica, non politica”. Cicchitto: “Ha fallito”

di Redazione

Fini-BerlusconiROMA.Determinanti nella mancata sfiducia alla Camera, oltre ai tre deputati del “Movimento di responsabilità”, Scilipoti, Calearo e Cesario,sono stati i voti contrari degli esponentidi Fli Polidori, Catone e Siliquini.

Per il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto “è fallito il tentativo di destabilizzazione.Chi definiva chiuso un ciclo è caduto. Si è visto che Fli non è in grado di costruire un altro centrodestra. Il risultato è positivo ma si apre fase diversa, nuova, impegnativa”. Per il ministro dell’Interno Roberto Maroni “oggi c’è stata una lezione è stata una prova di forza, era importante vincere e l’abbiamo fatto. Ma i problemi rimangono”. Per il leghista, ora, Berlusconi “ha tre settimane di tempo per ricompattare la maggioranza e averne una ampia e solida, aprendo una consultazione con Fli e Udc”.

Berlusconi, intanto, ha annunciato che alle 17 di martedì salirà al Quirinale per incontrare il capo dello Stato Giorgio Napolitano. Nessuna intenzione di dimettersi. Il premier potrebbe chiedere a ministri e sottosegretari di rimettere il mandato così da consentire quel ‘rafforzamento’ della squadra annunciato di recente. Un ricambio più ampio rispetto alle caselle lasciate libere dai finiani forse accompagnato dall’allargamento della maggioranza.

Per il leader di Fli, Gianfranco Fini, “la vittoria numerica di Berlusconi è evidente quanto la nostra sconfitta, resa ancor più dolorosa dalla disinteressata folgorazione sulla Via di Damasco di tre esponenti di Futuro e Libertà. Che Berlusconi non possa dire di aver vinto anche in termini politici sarà chiaro in poche settimane”. Il suo portavoce Fabrizio Alfano ha poi fatto sapere che “il presidente Fini, come ha detto domenica nella trasmissione di Lucia Annunziata, non si dimetterà dalla propria carica di presidente della Camera, salvo si dimostri la sua mancanza di imparzialità nella conduzione dei lavori parlamentari”.

Pier Luigi Bersani

ritene che la votazione “non cambia nulla”. “Il governo – dice il segretario del Pdl – non ce la fa. La crisi politica esce drammatizzata. Abbiamo ottenuto il massimo in questo momento, è un governo clinicamente morto”. Ai microfoni di SkyTg24 Bersani ha ribadito inoltre la posizione del Pd in merito ai possibili scenari futuri: “Andare a votare adesso con questa legge elettorale facendo perdere un nuovo giro all’Italia è assurdo. La nostra è l’unica proposta seria in questo momento: governo istituzionale, legge elettorale e misure rapide a sostegno della grave situazione”. “Oggi – ha aggiunto – c’è una situazione di instabilità conclamata e aggravata dovuta alla irresponsabilità di un capo di governo che non prende atto della situazione e cerca di sopravvivere con tutti i mezzi”. Quanto alla richiesta a Fini di dimissioni da parte del Pdl, Bersani ha spiegato: “Le cariche istituzionali non sono a disposizione di nessun partito”.

Intanto, sui siti, blog e social network finiscono nel mirino dei finiani, e non solo, i “traditori” e “Giuda” che hanno consentito al governo di proseguire il mandato per soli tre voti. Sul sito di Generazione Italia dure accusealla Polidori e alla Siquilini che, si legge in un commento, “passeranno alla storia per aver consentito al paese di andare in malora e non aver permesso una svolta storica”. Qualcuno aggiunge: “Spero le poltrone promesse possano dare loro sonni tranquilli…”.Altri la buttano sul sessismo: “Sostegno a Fini, no alle ‘vajasse’”.

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