Collegi provinciali, il Pd contro la nuova ripartizione

di Angela Oliva

Gino ParisiniCESA. La nuova ripartizione dei collegi elettorali provinciali, elaborata dalla Prefettura di Caserta, sta scatenando molte polemiche.

Secondo la maggior parte dei sindaci e degli esponenti politici della provincia casertana, i criteri adottati nella suddivisione delle zone non tengono conto dell’assetto politico e sociale del territorio.

Dello stesso avviso anche Gino Parisini, coordinatore cittadino del Partito Democratico, che interveine proprio in merito alla nuova definizione del collegi per le elezioni provinciali: “Attualmente il collegio che riguarda Cesa, comprende anche Succivo e Gricignano d’Aversa e nelle ultime due consultazioni elettorali vi è sempre stata l’elezione di un rappresentante, per cui il territorio, attraverso la sintesi del collegio, ha potuto esprimere un consigliere provinciale.

Secondo quella che dovrebbe essere la nuova definizione del collegio, vale a dire l’accorpamento di Cesa e Gricignano con una parte della città di Aversa e con Lusciano, – sottolinea Parisini – si evidenzia una reale disomogeneità del territorio, che rende difficile sia la rappresentanza sia la capacità del territorio di continuare ad esprimere uno o più eletti al consiglio provinciale. Appare evidente che l’aver votato negli anni con la stessa definizione, ha fatto si che maturassero sul territorio progetti condivisi, iniziative comuni, dunque può dirsi che l’attuale composizione del collegio con Cesa, Succivo e Gricignano d’Aversa, rappresenta una unica comunità, nel momento in cui si vanno ad affrontare tematiche più ampie. Per cui lo stravolgimento di tale composizione renderebbe difficile, sia l’attivazione del meccanismo della rappresentanza ma azzererebbe quel percorso politico effettuato negli anni dai partiti e dalle forze politiche che operano sul territorio. Del resto accorpare, in unico collegio, Cesa e Gricignano con Lusciano, significa unire tra loro comuni che non hanno nemmeno una contiguità fisica.

Per cui– afferma il coordinatore cittadino del Pd – si ritiene di proporre una soluzione diversa, che consenta di avere in unico collegio Cesa, Gricignano d’Aversa, Carinaro ed una parte di Aversa, oggi denominata Aversa 3. Su questo ultimo punto si evidenzia che nel collegio denominato Aversa 3, attualmente vi è anche la zona del Rione Bagno. Si tratta di una fetta rilevante del territorio della città di Aversa, formata da gran parte da cittadini che sono originari di Cesa. Per questo Rione, la Regione Campania ha già disposto il trasferimento nel perimetro del Comune di Cesa.

Dunque,– conclude Parisini – in attesa del completamento dell’iter che dovrebbe portare al passaggio formale, la composizione del collegio in questi termini sarebbe ancora più rispettosa della identità del territorio”.

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