Azione Cattolica, rito dell’adesione nel giorno dell’Immacolata

di Redazione

 CESA. Tempo di impegno per l’Azione Cattolica di Cesa: mercoledì 8 dicembre, infatti, in occasione delle celebrazioni per la ricorrenza dell’Immacolata Concezione, l’intera associazione rinnoverà il tradizionale rito dell’Adesione.

Ogni socio, dal più piccolo al più grande, sarà chiamato a riconfermare la propria vocazione laicale al Servizio, uno dei punti cardine dello spirito di questa realtà, che esiste in Italia da 140 anni, mentre per quanto riguarda Cesa quello di quest’anno è il 76° sì pronunciato a Dio e al mondo, con voci di adulti e di bambini.

Si comincerà in chiesa alle 8.45, con le attività di benvenuto e di preparazione all’Eucarestia, in attesa della santa messa delle 9.30 che vedrà partecipe l’associazione con canti e letture. Durante la celebrazione il parroco don Giuseppe Schiavone chiamerà per nome ogni singolo socio, che riconfermerà (o confermerà, nel caso di nuovi membri) la propria volontà di aderire, e, come suggerisce il termine, di “incollarsi” all’associazione, rispondendo alla chiamata con “Eccomi”. Queste, infatti, sono le parole rivolte da Maria all’Arcangelo Gabriele in risposta al lieto annuncio, testimoni del suo totale abbandono a Dio. Il rito si svolgerà alla presenza della comunità parrocchiale, oltre che delle famiglie e degli amici di Ac, e sarà concluso dalla consegna delle tessere associative.

Anche il presidente nazionale Franco Miano saluta la Giornata dell’Adesione, che si svolgerà mercoledì in tutta Italia, dalle pagine della rivista associativa “Segno”: “In un’epoca spesso segnata da lacerazioni e divisioni, l’Ac indica, nella sua semplicità, che è possibile unire, avvicinare, costruire assieme. In Ac camminano, fianco a fianco, sostenendosi reciprocamente, persone di tutte le età, con percorsi condivisi di formazione umana e cristiana: gli adulti si prendono cura dei giovani e dei più piccoli; gli educatori e i sacerdoti assistenti si mettono a disposizione dei soci loro affidati; i responsabili parrocchiali, diocesani e nazionali, svolgono con dedizione i rispettivi ruoli. L’Ac accomuna soggetti di ogni condizione economica e sociale ed è presente in tutti gli angoli dell’Italia, per il cui sviluppo, integrale e solidale, opera con determinazione”. “Ecco, dunque, – continua Miano – alcune ragioni per le quali mi sento di chiedere ai nostri soci di rinnovare l’adesione, cercando anche modalità originali e rispettose per proporre il cammino di Ac ai tanti altri amici ed estimatori che guardano con simpatia, nella Chiesa e nella società civile, alla nostra associazione”. Mano tesa, dunque, verso chi volesse far parte di questa realtà: c’è possibilità anche dopo l’adesione, e volontà da parte dei soci di condividere il cammino con tutti coloro che lo desidereranno.

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