Riutilizzo beni confiscati, presentato il progetto “Sapucca”

di Redazione

 CASERTA. In una sala stampa della Camera dei Deputati gremita è stato presentato stamani il progetto “Sapucca”, …

… che vede la Provincia di Caserta come ente promotore e che si pone l’obiettivo di combattere la criminalità organizzata attraverso strategie incentrate sul riutilizzo sociale ed istituzionale dei beni confiscati. Il riutilizzo dei beni confiscati alle mafie, che vengono restituiti alle comunità in cui essi sono allocati, avviene attraverso il coinvolgimento di tutte le componenti sociali (Enti, associazioni), accogliendo le loro diverse proposte. Viene applicato il modello “Ricerca-azione”, che prevede proprio una forte condivisione con i rappresentanti delle comunità in merito alla destinazione sociale dei beni confiscati. Un metodo, questo, già sperimentato in provincia di Caserta con l’Osservatorio provinciale sui beni confiscati. Al fianco della Provincia di Caserta ci sono, in qualità di partner, la Provincia di Catania, la Provincia di Pistoia, l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Flare, ovvero il coordinamento europeo delle associazioni Libera, Tecla, lo sportello dell’Upi (Unione province italiane) che si occupa dei progetti comunitari e il comitato “Don Peppe Diana”. Ci sono anche due partner transnazionali: Cepaca Bulgaria, una commissione pubblica che si occupa di beni confiscati alla criminalità organizzata, e Csd Bulgaria.

L’obiettivo dell’ente promotore del progetto (la Provincia di Caserta) è quello di definire ed esportare buone prassi per quel che concerne il riutilizzo dei beni confiscati anche nelle province di Catania e Pistoia, mentre la Bulgaria ha interesse ad apprendere tali buone pratiche per poterle poi applicare, realizzando un processo di rinnovamento nel campo della legislazione in materia di procedure di confisca e riutilizzo dei beni frutto di attività criminali. Il progetto, poi, prevede anche lo sviluppo di una cooperazione transnazionale tra autorità pubbliche e forze di polizia di diversi paesi coinvolti. Sono in programma, infatti, visite di studio da parte di politici e rappresentanti della magistratura bulgara in Italia e seminari con 5 paesi dei Balcani (Serbia, Croazia, Kosovo, Montenegro e Macedonia), al fine di creare una rete con istituzioni pubbliche, magistratura e forze dell’ordine.

La Provincia di Caserta realizza il progetto “Sapucca” con il sostegno finanziario della Commissione Europea, che ha valutato la proposta e l’ha giudicata ammissibile. Alla conferenza stampa erano presenti il leader dell’Unione di Centro, Pierferdinando Casini, il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, accompagnato dall’assessore provinciale ai Rapporti con l’Ue, Marco Cerreto, e dal capo di gabinetto e dirigente del settore Programmazione e Programmi Comunitari, Emilia Tarantino, il presidente dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Mario Morcone, il prefetto di Caserta, Ezio Monaco, il procuratore aggiunto della Procura di Santa Maria Capua Vetere, Luigi Gay, oltre ai partner del progetto, ovvero i rappresentanti delle Province di Catania e Pistoia, dell’Upi, dell’associazione Libera e del comitato “Don Peppe Diana”, assieme ad esponenti del mondo della magistratura e delle forze dell’ordine.

“Sapucca – ha spiegato il leader dell’Unione di Centro, Pierferdinando Casini – è un progetto importante per tre ragioni: innanzitutto, favorisce la collaborazione interistituzionale. Inoltre, promuove una sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema della confisca e del riutilizzo dei beni confiscati. Infine, sono particolarmente lieto che questo progetto sia promosso dalla Provincia di Caserta, che troppo spesso viene giudicata in maniera pregiudiziale, per la forte presenza su quel territorio della criminalità organizzata”. “Da casertano – ha spiegato il prefetto Mario Morcone – sono contento che la Provincia sia promotrice di questo progetto. Occorre unità di intenti tra le forze politiche, le istituzioni e le associazioni per sconfiggere la criminalità organizzata. Spero che vengano coinvolte altre Province in questa iniziativa”.

“Il progetto Sapucca – ha spiegato il presidente della Provincia, Domenico Zinzi – rafforza l’attività della Provincia di Caserta nella lotta senza quartiere alla criminalità organizzata. Le istituzioni hanno il dovere di estendere le buone pratiche in materia di riutilizzo dei beni confiscati alle mafie ad altre realtà italiane ed estere, con il fondamentale contributo di magistratura, forze dell’ordine e associazioni”. Per l’assessore Cerreto “con il progetto Sapucca, primo nel suo genere a livello comunitario, intendiamo promuovere ed elaborare metodi e strumenti per contribuire alla lotta alla criminalità organizzata, incentrando una riflessione ed uno studio sul riutilizzo sociale ed istituzionale dei beni confiscati”.

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