Casini: “Non tutti sono in vendita, Berlusconi incosciente”

di Redazione

Pier Ferdinando Casini CASERTA. Dal teatro comunale di Caserta, il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini ribadisce il concetto: “Nel Parlamento non tutti sono in vendita”.

Ospite d’onore alla manifestazione “Patto per Caserta”, alla presenza del presidente della provinciale e parlamentare Udc, Domenico Zinzi, e dei vertici regionali e provinciali dello scudocrociato, Casini commenta la situazione politica in vista del voto del 14 dicembre. “E’ un momento triste nella vita pubblica. Un momento di degrado morale e civile”, riflette prima di confermare la sfiducia al governo Berlusconi: “Abbiamo votato in Parlamento 37 volte la sfiducia a Berlusconi e voteremo la 38esima sfiducia, perché in politicà la lealtà e la chiarezza prima o poi vincono”.

Casini parla del premier come di un ”incosciente”, nel caso in cui intendesse continuare a governare pur con una maggioranza risicata di qualche voto. Pochi giorni fa, in un’intervista rilasciata a SkyTg24, aveva ironizzato: “Se Berlusconi credesse di poter continuare a governare con un voto mi verrebbe da chiamare il 118”. Perl’ex presidente della Camera “il 14 non sarà il giorno del giudizio. Il problema – spiega – nasce dal giorno dopo. Anche se dovesse ottenere la fiducia, Berlusconi sarebbe incosciente se pensasse di andare avanti con qualche voto. Vorrebbe dire cheè inconsapevole dei problemi che l’Italia ha”. E ritiene che la politica di Berlusconi, quella degli “effetti speciali”, non risolve i problemi.

Accolto da centinaia di militanti dell’Udc, Casini ha parlato anche della provincia di Caserta dopo aver presenziato nei giorni scorsi, insieme a Zinzi, nella sala stampa di Montecitorio, alla conferenza stampa per la firma del progetto “Sapucca” riguardante la gestione dei beni confiscati alla camorra. Per l’occasione Casini ha lanciato un appello, dicendo basta ai “pregiudizi contro Caserta” e con l’immagine di “provincia collusa con il crimine”. “La stragrande maggioranza dei cittadini – ha dettoil presidente dell’Udc – ha bisogno di iniziative come questa”. Anche perché, ha sottolineato Casini, “lalotta alla mafia non è fatta di solo arresti, ma anche dei beni che vengono reinseriti nel mercato del bene”.

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