Triplice omicidio Papa-Buonanno-Minutolo, ordinanza per ‘O Sbirro

di Redazione

Francesco BarbatoCASAL DI PRINCIPE. Ancora un altro provvedimento della magistratura sul triplice omicidio Papa-Minutolo-Buonanno compiuto l’8 maggio 2009 su ordine del clan Schiavone.

La squadra mobile di Caserta ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, con l’accusa di omicidio aggravato, nei confronti di Francesco Barbato, alias “’O Sbirro”, 31 anni, di San Cipriano, già detenuto. Secondo le risultanze investigative, le tre vittime, tutte di Santa Maria la Fossa, furono eliminate per uno sgarro avendo richiesto somme di denaro a titolo estorsivo ad un’impresa casearia riconducibile alla famiglia Schiavone e agendo d’intesa con esponenti dell’altro clan dei Bidognetti.

I tre scomparvero la sera dell’8 maggio 2009.Dopo due giorni, nelle campagne tra Frignano e Casaluce, fu ritrovato il cadavere di Buonanno, con ferite d’arma da fuoco e alla nuca. Poi, il successivo 15 maggio, i corpi degli altri due furono rinvenuti in una fossa, profonda oltre 4 metri, nei pressi dello svincolo di Casal di Principe lungo la Nola-Villa Literno, sul territorio di Villa di Briano, a poche centinaia di metri dal luogo del primo ritrovamento.

Nicola Schiavone, figlio di Francesco Schiavone detto “Sandokan”, fu arrestato il 15 giugno scorso proprio in relazione al triplice omicidio, per il quale sono finiti in carcere anche i presunti organizzatori ed esecutori: Roberto Vargas, Eduardo Di Martino, Nicola Della Corte, Francesco Della Corte e Salvatore Laiso, quest’ultimi due poi divenuti collaboratore di giustizia, mentre Crescenzo Laiso, fratello di Salvatore, anch’egli ritenuto componente del gruppo che aveva partecipato al triplice delitto, veniva assassinato il 20 aprile scorso in un agguato di chiara matrice camorristica.

Per quanto riguarda Francesco Barbato, questi era stato già arrestato il 12 ottobre scorso per associazione di stampo mafioso poiché ritenuto elemento di spicco all’interno del clan Schiavone, così come confermato da diversi collaboratori di giustizia.

Lo scorso 15 dicembre per il triplice omicidio la prima corte di assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha condannato all’ergastolo Vargas ed De Martino,e a 15 anni i collaboratori di giustizia Raffaele Piccolo e Francesco Della Corte.In un altro procedimento sarà processato anche Nicola Schiavone, ritenuto il mandante.

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