Barriere architettoniche al tribunale, il caso dell’avvocato “invisibile”

di Antonio Arduino

Vincenzo D'AngiolellaAVERSA. Trentaquattro anni compiuti, otto dei quali passati su una sedia a rotelle, si dice pronto a denunciare lo Stato, colpevole di creare false speranze, in altre parole di truffare chi è affetto da disabilità, specialmente se grave.

Per l’avvocato civilista Vincenzo D’Angiolella, affetto da distrofia muscolare, lo Statoparla di “pari opportunità”, creando leggi, ministeri e ministri, permettendo l’esistenza di assessorati dedicati, ma poi, di fatto, non controlla che queste pari opportunità si realizzino davvero. Un esempio è proprio il suo, perché impossibilitato, quando si reca alla sezione distaccata di Aversa del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ad esercitare la sua professione come una persona normale a causa delle barriere architettoniche. Ascoltiamolo…

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