Banca Popolare Normanna, sottoscritte le azioni

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Folla delle grandi occasioni nella giornata di sabato per la costituzione della Banca Popolare Normanna.

Dalle 10 alle 16.30, nel Salone Romano e l’attiguo Teatro Cimarosa, dinanzi al notaio Giuseppe Ronga di Caserta, sono sfilati 400 soci diretti oltre che dotati di procura, in rappresentanza dei 580 che hanno sottoscritto le azioni di quella che è l’unica Banca Popolare in provincia ad essersi costituita negli ultimi 60 anni, a fronte di altri tentativi, in altre zone del casertano. Nove milioni e mezzo il capitale sociale raccolto a fronte, come recita la normativa in materia, di un minimo di 6,5 milioni e un massimo di 10.

Tra i promotori imprenditori, accademici e professionisti della provincia, come dimostra la composizione del consiglio di amministrazione che vede presenti dodici nomi di rilievo: Biagio Grasso, docente di diritto civile presso l’università Federico II di Napoli; Eduardo Fiordiliso, dirigente presso il secondo policlinico partenopeo; Vincenzo Argo, imprenditore aversano; Mimmo Minniti, titolare del marchio Harmont e Blaine; Silvio Visone, imprenditore nel campo dell’arredamento che rappresenta il nord della provincia di Caserta; Crescenzo Turco titolare del Ceat, ancora arredamenti; Gennaro Cuomo, ex direttore generale della Banca di Sviluppo; Alfonso Morgillo, titolare de “L’arte di Murano” di Maddaloni; Luigi Fiordiliso, operatore finanziario, perno intorno al quale è ruotata tutta l’operazione, soggetto sul quale potrebbe ricadere la scelta dei componenti il cda per la nomina del presidente; Romolo Nardi, imprenditore nel settore tessile laniero, operante nel napoletano; Nunzio Chiolo, presidente nazionale di Prestitempo, società finanziaria; Danilo Caruso, titolare di “Optima”, società di servizi quotato in borsa con tripla A.

Al primo consiglio di amministrazione, che si terrà entro Natale, dovrà essere nominato il presidente e si dovrà dare il via ad una serie di atti per giungere, a partire da gennaio prossimo, al riconoscimento finale da parte della Banca d’Italia che ha già seguito l’iter sino ad oggi. Al momento autorizzata già anche l’apertura di tre filiali. La prima, ovviamente, sarà ad Aversa. Subito dopo altre due agenzia a Napoli e a Caserta.

“Le principali motivazioni che hanno spinto tante persone ad aderire all’iniziativa pur in un periodo caratterizzato da un contesto economico difficilissimo, – aveva dichiarato nelle scorse settimane il presidente del comitato promotore Fabrizio Fiordiliso, docente di tecnica dell’intermediazione finanziaria presso la seconda università di Napoli – sono da rinvenirsi nella necessità di attivare relazioni di clientela con una azienda di credito ‘vicina’, che abbia i poteri decisionali sul territorio e che, nella piena autonomia decisionale e trasparenza ed efficienza dei processi di valutazione del merito creditizio, possa dare risposte celeri alle istanze delle famiglie e degli imprenditori”.

Insomma, almeno nelle intenzioni dei circa seicento soci partecipanti, la Banca Popolare Normanna, che fa riferimento alle origini di Aversa che, fondata da Rainulfo Drengot, fu la prima contea normanna in Italia Meridionale, dovrebbe rispondere alle esigenze della imprenditoria locale, proprio in un momento economicamente difficile come quello attuale.

Una nuova scommessa che questa volta, però, rispetto alle esperienze simili precedenti, vede un coinvolgimento più ampio, non limitato agli imprenditori prettamente aversani, ma aperto alle realtà economiche casertana e napoletana.

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