L’ex assessore Chianese: “Grandi risultati ma tanta amarezza”

di Redazione

Nicola ChianeseSANT’ARPINO. Riceviamo e pubblichiamo la “lettera-sfogo” dell’assessore uscente Nicola Chianese, che illustra i risultati conseguiti durante il suo incarico in giunta, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa.

“Sento il dovere e la necessità di fare la sintesi dell’esperienza che mi ha visto impegnato come assessore al comune di Sant’Arpino dall’Aprile del 2008 al 3 novembre del 2010. Innanzi tutto i ringraziamenti. Ringrazio tutti i dipendenti comunali, i vigili urbani che mi hanno accolto fin dal primo giorno da amico tra amici non facendomi mancare mai il loro supporto, la disponibilità della loro esperienza e della loro professionalità, unitamente al rispetto istituzionale che la carica di assessore che ho ricoperto richiedeva, ed in particolare il comandante Lucio Falace col quale ho trovato fin da subito una proficua sintonia. Ringrazio gli amici assessori e il sindaco con i quali ho condiviso momenti di compiacimento per obiettivi raggiunti ed il peso della responsabilità in occasione di difficili decisioni collegiali. Ringrazio tutti gli amici consiglieri di maggioranza, eccetto qualcuno, e tutti gli amici consiglieri di opposizione, eccetto qualcuno, che in occasione di costruttivi confronti mi hanno dato la possibilità di apprendere, con maggiore rapidità, le peculiarità della macchina comunale contribuendo ad accrescere in me la consapevolezza del ruolo e delle responsabilità ad esso collegate”.

I RISULTATI. “Non i miei risultati, ma i risultati raggiunti dall’intera giunta nei settori che erano di pertinenza del mio assessorato. Non c’è, infatti, una sola determinazione relativa alle mie deleghe che non sia stato il frutto della concertazione con gli altri assessorati interessati alle stesse tematiche, non si può, infatti, costruire una rotonda se non ci s’interfaccia con l’assessorato ai lavori pubblici, non si può pensare di assumere un agente di polizia municipale se non ci s’interfaccia con l’assessorato al personale e al bilancio, non si può pensare di fare attività di sensibilizzazione sui rischi stradali se non ci si confronta con l’assessorato alla cultura. Sono consapevole che elencare le cose fatte in questi anni può apparire ai più una sorta di autocelebrazione, ma vi assicuro che non è questo lo scopo, bensì la necessità mia personale, un diritto-dovere che sento, con l’unico intento di dimostrare e dare ‘conto’ ai cittadini, gli unici a cui un amministratore deve dare conto, a mio avviso, del mio operato”.

SICUREZZA URBANA. “Coerentemente con quanto già scritto nel programma elettorale di Alleanza Democratica, abbiamo riservato un’attenzione particolare alla sicurezza urbana. Nel perseguire assiduamente quest’obiettivo abbiamo potenziato il corpo dei vigili urbani con nove nuove unità (stabilizzazione di quattro Lsu e l’assunzione tramite concorso di altre cinque unità); potenziati i mezzi in dotazione alla polizia (doblò fiat attrezzato, armi nuove in dotazione agli agenti, potenziamento dotazione informatiche, ecc.)”.

SICUREZZA STRADALE. “Per la sicurezza stradale abbiamo rinnovato ed integrato quasi totalmente la segnaletica verticale; parzialmente quella orizzontale; installato dossi artificiali in molti incroci pericolosi del territorio, dando priorità con criterio scientifico agli incroci ove nel corso degli anni si sono costatati il maggior numero di incidenti stradali, dopo aver messo in sicurezza gli istituti scolastici e i luoghi di maggior affluenza pubblica (consultorio, ufficio postale, ecc.); costruite tre rotonde nevralgiche per la sicurezza e la circolazione stradale del territorio in particolare quella eternamente annunciata in prossimità del “Bingo”; potenziato l’illuminazione pubblica in diversi punti del territorio con lo scopo prioritario di rendere più agevole la circolazione dei pedoni e dei mezzi”.

SICUREZZA DEI CITTADINI. “Per la sicurezza dei cittadini abbiamo provveduto ad installare telecamere con lo scopo di prevenire e dissuadere atti criminosi sul territorio che vanno dal versamento abusivo di spazzatura ad atti di vandalismo e di microcriminalità; controllo totale delle posizioni d’immigrati extracomunitari, aiutando ed indirizzando chi si trovava in condizioni ibride di non perfetta regolarità, ed avviando le procedure di espulsione per chi completamente “ clandestino” non in regola con le disposizioni di legge in essere, il tutto con il supporto dei carabinieri della locale stazione e di funzionari di polizia dello stato. Abbiamo progettato e presentato la realizzazione di una pista ciclabile che interesserà via Volta e via Marconi; la realizzazione di un sistema semaforico e foto rilievi che interesserà tutta la circonvallazione esterna che a breve sarà inaugurata, e tante altre idee in cantiere che non enuncio perché al momento solo idee e oggi mi auguro che non restino tali”.

VERBALI RADDOPPIATI. “Forse si poteva fare di più, ma vi assicuro che è difficile amministrare “la cosa pubblica” e, spesso, il lavoro che si svolge non è neanche visibile ai più. Un esempio? Nel 2008 i verbali comminati ai trasgressori del codice della strada a Sant’Arpino sono stati poco più di 600, oggi nel 2010 sono oltre 1200, in pratica raddoppiati. Non divulgo questo dato come un risultato raggiunto, anzi deve far riflettere sull’educazione al codice della strada di tutti noi automobilisti, bensì come parametro di riferimento per misurare e dimostrare quanta azione di controllo in più del territorio svolgono oggi i vigili urbani”.

LAVORO DA ALCUNI POCO APPREZZATO. “Non sto ad annoiarvi ulteriormente con i dati relativi a tutti gli altri compiti che svolgono i vigili urbani dal controllo dei cantieri, alle informative su richiesta delle procure, al controllo dell’emigrazione, delle attività produttive e tutto quanto altro rientrante nei loro compiti e funzioni, ma vi garantisco una marea di lavoro il più delle volte difficilmente constatabile dai non addetti ai lavori. Difficilmente constatabile dai non addetti ai lavori, ma diventa preoccupante o quanto meno tendenzioso quando gli addetti ai lavori definiscono poco significativi i risultati raggiunti, questo significa che o si è distratti da altri obiettivi o si è talmente distratti da non riuscire a vedere neanche sotto il balcone di casa propria quanto è stato realizzato in questi anni”.

MINI-RIMPASTO. “E’ tendenzioso ed incauto quando qualcuno rivendica, tra l’altro impropriamente, di aver designato un assessore per poi criticarlo alla fine del suo mandato, nota bene non durante, (precisazione necessaria: il subentro del consigliere Salvatore Lettera in giunta al “giro di boa” era ampiamente previsto con accordo preelettorale) accusandolo di non aver dato mai conto alla propria parte politica, “facendo di testa sua”. Sono d’accordo e ringrazio per il complimento, ragiono con la mia testa e questa è la dimostrazione che non sono stato e non sarò mai ricattabile; non ho dato conto a chi mi accusa di questo perché mai nessuna indicazione o suggerimento mi è arrivato; ho tirato le somme e fatto i “conti” con la cosiddetta ‘mia parte politica’ ma non ho mai ricevuto e spartito niente, e sicuramente ci ho rimesso, se non altro qualche amico e altro pure”.

AMAREZZA. “Mi resta l’amarezza a livello umano perché in tutta sincerità non so politicamente quale critica rivolgere a chi confonde il ruolo dell’amministrazione con quello delle commissioni consiliari; a chi pur convocando oltre sessanta commissioni consiliari (altro che danno erariale!) non ha prodotto una grossa mole, forse neanche piccola, di proposte da rivolgere all’amministrazione; a chi si richiama al rispetto delle regole e della collegialità, contestando a mezzo stampa la giunta da lui stesso sostenuta, chiedendo impropriamente sempre a mezzo stampa una fantomatica verifica politica esaudita con la concessione, avidamente accettata, di deleghe vacanti, sedendosi così allo stesso tavolo di quello sprovveduto gruppo di assessori che fino a qualche giorno prima aveva prodotto danni al territorio, alla scuola, al personale, al bilancio ed in particolare alla viabilità”.

LE SCUSE. “Chiedo scusa se vi ho annoiato, chiedo scusa per lo sfogo finale ed in particolare chiedo scusa agli amici e ai parenti, per averli indotti ad esprimere la preferenza per un candidato consigliere non meritevole, perché poco riconoscente del peso e del valore, della fiducia accordatagli”.

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