Comunali, Motta (FdS): “Centrosinistra unica alternativa a Pascariello&quot

di Redazione

Salvatore MottaSAN NICOLA LS. Mancano pochi mesi alla scadenza del secondo mandato consecutivo del sindaco Angelo Pascariello (primavera del 2011), ed in città ferve il toto-sindaco.

Solo negli ultimi giorni, con la nascita del Circolo di Generazione Italia e di Futuro e Libertà, sono aumentati i candidati sindaci, pronti a prendere il posto di Pascariello. Fra questi per il centrodestra (Delli Paoli capogruppo del Pdl, Raffaele Narducci del Pdl, presidente del Consiglio comunale, Francesco Basile segretario di Futuro e Libertà, per gli indipendenti Giuseppe Russo che, pare, si presenterebbe con una lista civica, Giovan Battista Zampella, attuale assessore ai lavori pubblici che sarebbe ben visto dal sindaco Pascariello per portare aventi i suoi progetti, Vincenzo Santamaria, per l’Udc Nicola D’Andrea e Gabriella D’Ambrosio, mentre nel centrosinistra si è candidato Vincenzo Battaglia del Pd.

L’opposizione non vuole perdere la possibilità di eleggere un proprio candidato che manca dalla guida della città da oltre 15 anni, e, per questo motivo, sta portando avanti incontri fra il Pd, Idv, Federazione della Sinistra e Sinistra Ecologia e Libertà per giungere a formare una sola coalizione che, numeri alla mano, sarebbe già pronta per l’eventuale turno di ballottaggio, mentre ancora non è noto come si porrà l’Udc che nel 2006 fece cartello con il centrosinistra contro Pascariello.

“Questo stallo è dovuto – secondo quanto affermato da Salvatore Motta della FdS, già portavoce cittadino dei Comunisti Italiani – al fatto che a destra ed al centro non esiste una forte personalità politica o della società civile con lo spessore e la capacità di tenere coese e uniformare alla propria volontà tante teste così diverse tra loro, come è riuscito invece a fare l’attuale Sindaco. Non solo, ma da tanta mediocrità emergeranno sicuramente molti rampanti ed arrivisti della politica-poltronostica con la pretesa di avanzare la loro candidatura perché sicuri di poter essere degni successori di Pascariello. Ecco, allora – ha aggiunto Motta – che gli incontri fra Pd, Idv e FdS e Sel, sono fondamentali per presentarsi all’elettorato sannicolese, che dal 2001 non è d’accordo con il centrodestra, e rappresentare così quella discontinuità con il centrodestra. Il centrosinistra, in questo frangente, certamente rimane alla finestra a guardare, anzi si sta adoperando per presentare un progetto condiviso da tutti. Andrà alla ricerca del voto utile nelle fasce più deboli e dei ceti medio-bassi, perché vuole con determinazione riappropriarsi del suo ruolo, quello di rappresentarli nelle istituzioni ed essere quella voce per gridare forte il loro malessere ed il loro disagio. Il centro e la destra – ha concluso Motta – guardano, invece, a questa fetta di società solo nell’approssimarsi delle scadenze elettorali, per carpire strumentalmente quanti più voti con false promesse e programmi utopistici, ma dopo il verdetto dell’urna, la loro attenzione viene subita rivolta benevolmente ed in maniera univoca alle fasce dei ricchi, dei privilegiati e dei potentati”.

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