Chiusa Via Santa Croce per il crollo di pietre e calcinacci

di Redazione

il crollo del Molino Palomba nel mese di febbraio '10SAN NICOLA LS. In Via Santa Croce, l’arteria stradale che da Via Acquaviva a Caserta conduce sino al centro storico di San Nicola La Strada, si sono vissuti attimi drammatici.

Infatti, a causa delle continue ed incessanti piogge che nelle ultime settimane stanno flagellando la città, si è verificato il crollo di intonaci, calcinacci e pietre che si sono staccate dal fabbricato, abbandonato da circa trenta anni, che si trova a poche decine di metri dal Municipio di San Nicola La Strada e proprio in corrispondenza del piccolo ufficio postale. Le mura del vecchio stabile sono talmente impregnate d’acqua che il sospetto possano crollare da un momento all’altro è più che un’opinione. I pochi passanti che nonostante la pioggia insistente stavano percorrendo la strada, ma ancora di più gli automobilisti, hanno corso il serio rischio di essere colpiti dai calcinacci. Sono subito accorsi i Vigili urbani al comando del comandante Antonio Laurenza, i volontari della Protezione civile che hanno subito provveduto a chiudere al traffico veicolare e pedonale il transito di Via Santa Croce.

Sul posto sono accorsi anche i Vigili del Fuoco che hanno notato che lungo la facciata dello stabile si è aperta una fessura che comprometterebbe la staticità dello stabile che è abbandonato a se stesso da circa trenta anni e senza che sia mai stato ordinato l’abbattimento della strutture per la salvaguardia dell’incolumità pubblica. Al momento di andare in macchina, il sindaco starebbe aspettando la relazione dei Vigili del Fuoco per emettere una ordinanza sindacale di messa in sicurezza dei luoghi.

Non è la prima volta, e non sarà nemmeno l’ultima, che un vecchio fabbricato corre il rischio di crollare sulla pubblica via. Lo scorso 20 febbraio, a causa delle continue ed incessanti piogge, si è verificato il crollo di una porzione del fabbricato dell’ex Mulino Palomba sito in Corso De Gasperi (nella foto), per cui si rese necessario, per tutelare la pubblica e privata incolumità, attuare tutte le misure necessarie a mettere in sicurezza detto fabbricato ed eliminare le situazioni di pericolo. Per i lavori urgenti, l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Angelo Antonio Pascariello ha dovuto procedere alla contrazione di un mutuo straordinario con la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. di 300mila euro.

È dal 2001 che il Sindaco Pascariello tenta, disperatamente, di “rimettere in sesto” la struttura che alcuni datano al 1700 ed altri nel 1800, cercando anche l’aiuto di privati con il cosiddetto “project financing”, ma la cifra da investire è troppo alta, si parla di alcuni milioni di euro. Nel 2002 venne anche bandito un concorso di idee al quale parteciparono numerosi studi di architettura, ma tutto giace in attesa di trovare i finanziamenti adeguati.

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