“Il ventre della vacca”, viaggio nelle viscere di Marcianise

di Redazione

 MARCIANISE. Un viaggio «a scatti» nelle viscere di una città complessa, affascinante e ancora inedita come Marcianise.

Per due giorni, sabato e domenica scorsi, la mostra fotografica «Il ventre della vacca» ha rapito il popolo della nona edizione de «L’Estate di San Martino», organizzata dall’associazione «Majeutica». Nei locali di via Giovan Battista Falcone, il fotoreporter di Capodrise Gaetano Montebuglio e Charlotte Sørensen, pittrice e fotografa di origini danesi, hanno esposto il distillato di settimane di appostamenti, di immersioni, di escursioni nei vicoli, nelle piazze, nei mercati rionali, nelle botteghe artigiane e nelle periferie di Marcianise. Ne è scaturita una carrellata di immagini in bianco e nero davvero sorprendente, per la qualità artistica delle pose e per la capacità degli autori di far esplodere anche il dettaglio, in apparenza, più insignificante (blow up). Sørensen e Motebuglio, due occhi distinti ma complementari, ne «Il ventre della vacca» hanno minato l’errata convinzione che la fotografia sia mimesi della realtà. L’immagine è sempre il risultato di una sensibilità, di uno sguardo, di un punto di vista, vero ma mai oggettivante.

L’obiettivo di una reflex, in mani esperte come quelle di Montebuglio e Sørensen, può tutto, tranne che registrare: interpreta, falsifica, esalta, trasfigura, disvela. Ogni luce che accende, più grande è il cerchio d’ombra che crea intorno; per fortuna, perché, e in questo Marcianise è paradigmatica, una città e le esistenze che la animano sono, e devono restare, un groviglio misterioso di storie, di ricordi, di emozioni che la natura narrante della fotografia può solo rispettare.

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