Wi-Fi e prostituzione: via libera al pacchetto sicurezza

di Redazione

Roberto MaroniROMA. Via libera del Consiglio dei ministri al pacchetto sicurezza messo a punto dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Il piano è composto da un decreto legge con misure urgenti e da un ddl.

Tra i punti chiave del provvedimento, l’allontanamento coatto dei cittadini comunitari, una stretta contro la prostituzione in strada, il potenziamento dell’Agenzia per i beni confiscati alle mafie, alcune misure contro la violenza negli stadi e la liberalizzazione delle connessioni wi-fi. “Il pacchetto sicurezza – commenta il premier, Silvio Berlusconi, in conferenza stampa – era uno dei cinque punti del programma di rilancio dell’azione di governo che ha ottenuto un’ampia fiducia in Parlamento”. Maroni, dal canto suo, dichiara che “il piano straordinario contro la criminalità organizzata e i due pacchetti sicurezza sono il contributo più importante che il governo italiano abbia dato al paese negli ultimi anni”.

WI-FI LIBERO. Tra le novità più attese, c’è dunque la liberalizzazione delle connessioni wi-fi. Una misura, sollecitata da più parti, che supera le restrizioni imposte dal decreto Pisanu (vale a dire la registrazione dei dati di chi accede a una rete senza fili). Con questa decisione, spiega Berlusconi, sarà possibile superare “gli ostacoli al libero accesso al wi-fi”. Dal primo gennaio, in pratica, ci si potrà collegare liberamente ai punti di accesso pubblici (locali e altri gestori), senza essere costretti – ad esempio – a presentare “la fotocopia della carta di identità”. “La decisione presa dal governo è una buona notizia” dichiara il responsabile comunicazioni del Partito Democratico, Paolo Gentiloni. “Alla fine – spiega – sono state ascoltate le voci che da ogni parte sostenevano la mancanza di risultati del decreto Pisanu nella lotta al terrorismo e i danni provocati allo sviluppo di Internet senza fili”. Per il procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso, invece, l’accesso libero alle postazioni wi-fi e agli Internet point porterebbe a “ridurre moltissimo la possibilità di individuare tutti coloro che commettono reati attraverso Internet”. “Bisogna rendersi conto – ha dichiarato il procuratore – che dietro queste reti wi-fi e Internet point ci si può nascondere benissimo nella massa degli utenti non più identificabili e si possono trovare anche terroristi, pedofili e mafiosi”.

ALLONTANAMENTO COMUNITARI. Tra i punti chiave del pacchetto sicurezza c’è poi l’allontanamento coatto dei comunitari non in regola: una misura molto delicata che troverà spazio nel ddl. È da tempo che Maroni ci sta provando: la direttiva europea sulla libera circolazione prevede che lo straniero non possa risiedere oltre tre mesi in un Paese se non ha reddito, lavoro e dimora adeguati, ma manca – lamenta da tempo il ministro – la sanzione per chi non è in regola. “Noi introduciamo una sanzione che è l’invito ad allontanarsi”. Il “mancato rispetto” fa scattare “l’espulsione del cittadino comunitario per motivi di ordine pubblico”. In passato una norma elaborata dal ministero non aveva passato l’esame della Commissione Europea. Ora ci sarà un nuovo tentativo. La norma è stata inserita nel disegno di legge e non nel decreto sulla sicurezza, spiega Maroni, perché il governo ha voluto “notificare la proposta all’Unione Europea”, una scelta fatta non “per obbligo, ma per prassi di leale collaborazione” e quindi “per sapere se la commissione è d’accordo”.

SICUREZZA URBANA. Ampio poi il capitolo della sicurezza urbana messo a punto, con un giro di vite contro la prostituzione in strada e l’accattonaggio. Nel primo caso si va verso l’allontanamento coatto delle prostitute che esercitano il mestiere in strada. L’obiettivo è quello di poter rimpatriare le “lucciole” che non ottemperano al foglio di via. Berlusconi ha poi annunciato il rilancio del reato di prostituzione: “Avendo constatato – ha spiegato il premier – che il reato di prostituzione che avevamo preparato mesi fa non è andato avanti (il riferimento è al ddl Carfagna fermo in Parlamento, ndr), abbiamo deciso di riprendere quella norma, riapprovarla una seconda volta e inserirla in questo provvedimento sulla sicurezza”. Troverà invece posto nel decreto il rafforzamento dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati alla criminalità organizzata, definita da Maroni la “punta di diamante” nel contrasto alle mafie.

VIOLENZA NEGLI STADI. Sempre nel decreto ci saranno inoltre misure contro la violenza negli stadi, come il ripristino dell’arresto in flagranza differita, cioè a distanza di 48 ore dal fatto, per gli ultras responsabili di incidenti.

CARTA DI IDENTITA’ ELETTRONICA. Tra le misure annunciate da Maroni, c’è anche la “carta di identità elettronica per tutti” che sarà “obbligatoria anche per i neonati. “Poniamo fine, così, ad una sperimentazione durata dieci anni – spiega il responsabile del Viminale – per la quale sono stati spesi 300 milioni. Apriamo un nuovo capitolo”.

AGENZIA PER IL NUCLEARE.Il Consiglio dei ministri ha poi deliberato la nomina dei componenti del consiglio direttivo dell’agenzia per la sicurezza nucleare. Alla presidenza è stato nominato, su indicazione della presidenza del Consiglio dei ministri, Umberto Veronesi. Lo dice una nota del ministero dello Sviluppo economico. Gli altri componenti sono Maurizio Cumo e Marco Enrico Ricotti, indicati dal ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, e Michele Corradino e Stefano Dambruoso, indicati dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo.

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