Università: scontri, feriti e cortei. Alla Camera governo ancora battuto

di Redazione

 ROMA.Dopo il sit-in di mercoledì e il blitz al Senato, gli studenti universitari si preparano a proseguire la protesta contro la riforma Gelmini.

È atteso il loro arrivo a piazza Montecitorio dove sono già stati rinforzati i presidi delle forze dell’ordine. In mattinata davanti alla Sapienza di Roma è comparso uno striscione: “Libertà per gli studenti – due, ndr – arrestati”. A Milano un corteo di circa 400 gli studenti degli istituti superiori ha attraversato il centro e alcuni sono entrato all’Agenzia delle entrate dove dal balcone hanno calato lo striscione “Più soldi alla scuola zero alla guerra”. La facciata è stata bersagliata dalle uova. A Napoli, la sede dell’Università degli studi Orientale è stata occupata dalle 8. Ad Ancona un gruppo di studenti ha occupato il tetto della facoltà di ingegneria del Politecnico. A Bologna un corteo di qualche centinaio di studenti ha creato qualche difficoltà agli autobus in centro. A Bari una ventina di studenti ha occupato la facoltà di ingegneria del Politecnico. A Torino sfidando il freddo i ricercatori dell’università hanno trascorso la seconda notte sul tetto della sede delle facoltà umanistiche, sono state occupate le sedi del Politicnico e ci sono stati picchetti davanti alle facoltà di fisica e chimica. A Palermo sei cortei formati un migliaio di studenti si sono diretti all’Ufficio scolastico provinciale.

SCONTRI A FIRENZE. A Firenze carica di alleggerimento delle forze dell’ordine davanti a scienze sociali dove si sono raccolti circa 500 giovani dei collettivi di sinistra, che protestano contro la partecipazione del sottosegretario Daniela Santanchè a un dibattito sull’immigrazione. In precedenza dai manifestanti erano stati lanciati alcuni fumogeni.

GOVERNO DI NUOVO BATTUTO ALLA CAMERA. Intanto, giovedì mattina è ripreso l’esame del disegno di legge (ddl) di riforma dell’università (con il Pd che ha chiesto che ritorni in commissione dopo l’approvazione dell’emendamento approvato mercoledì con i voti di opposizioni e Fli mentre il governo ritiene che l’approvazione invece non crei un vulnus alla copertura) si annunciano nuove proteste di studenti e universitari un po’ in tutta Italia. Rosy Bindi, in qualità di presidente della Camera, ha spiegato invece che il ddl sarà approvato dopo la Finanziaria al Senato e per questo non ci dovrebbero essere problemi sulle coperture. In mattinata il Governo è andato sotto su un emendamento presentato da Fli e su cui l’esecutivo aveva reso parere contrario. L’emendamento, all’articolo 16 di cui è primo firmatario Fabio Granata, è passato con 261 no, 282 sì e tre astenuti.

GELMINI.Il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ha ribadito intervenendo a Mattino Cinque che le risorse per l’università sono state trovate e sono del tutto sufficienti. “Senza la riforma le università vanno verso la bancarotta”, ha detto. “Nella legge di stabilità è stato stanziato un miliardo di euro che è una cifra sufficiente per far fronte non solo alle spese di funzionamento dell’università, ma anche al diritto allo studio”. Per quanto riguarda la protesta, Gelmini ritiene che “l’elemento più anomalo è la saldatura tra baroni e una parte degli studenti”.

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