Inchiesta Finmeccanica, indagati vertici Enav e moglie Guarguaglini

di Redazione

Pierfrancesco Guarguaglini e Marina GrossiROMA. I carabinieri del Ros e la Guardia di Finanza hanno effettuato una serie di perquisizioni negli uffici dell’Enav,società pubblica che controlla il traffico aereo sui cieli italiani, e di aziende legate a Finmeccanica che hanno ricevuto appalti da parte dell’ente.

Per i reatidi corruzione e frode fiscali risultano indagati il presidente dell’Enav Luigi Martini, l’ad dell’ente Guido Pugliesi e la responsabile della Selex sistemi integrati, Marina Grossi, moglie del presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini. In tutto sarebbero una decina le persone indagate.

L’operazione si inquadra nell’ambito di una inchiesta condotta dal procuratore aggiunto della capitale Giancarlo Capaldo e condotta dai sostituti Rodolfo Sabelli e Paolo Ielo, della quale si è occupata la trasmissione “Report” di Rai3. La procura dell’Aquila e quella di Napoli, con il pm John Woodcock, lavorano invece su alcuni filoni d’inchiesta che coinvolgono uomini legati a Finmeccanica come Vincenzo Angeloni, ex deputato Pdl, e Sabatino Stornelli, amministratore delegato di Selex Service management. A fornire dettagli ai magistrati romani con dossier di ricostruzioni e con interrogatori è l’ex consulente di Finmeccanica Lorenzo Cola, in carcere dal luglio scorso.

Al centro dell’indagine vi è la Digint, società milanese di informatica per la sicurezza delle aziende, di cui Finmeccanicadetiene il 49% e ha il controllo operativo, e che, secondo ricostruzioni giornalistiche, sarebbe una scatola vuota finalizzata anche a costituire fondi neri. L’inchiesta riguarderebbe anche rapporti tra l’Enav e la Selex Sistemi Integrati, società di apparati per la sicurezza controllata di Finmeccanica di cui Marina Grossi è amministratore delegato.

GiovedìGuarguaglini è stato ricevuto a Palazzo Chigi, dove vrebbe incontrato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Si tratta – si apprende dall’azienda – di uno dei consueti incontri. Finmeccanica è detenuta infatti per il 30,2% dal Tesoro.

In una nota, Finmeccanica giovedìaveva spazzato via le “indiscrezioni di stampa in merito a possibili dimissioni” di Guarguaglini, il cui mandato scade in aprile. L’inchiesta giudiziaria su presunti fondi neri che stanno coinvolgendo la holding sta infatti da giorni alimentando voci su un abbandono anticipato. Il top manager ha più volte ribadito, da sette mesi, che “non c’è nessun fondo nero e nessuna società a questo scopo” e di “essere sereno”. Anchel’Enav ribadisce “la piena legittimità e correttezza del proprio operato”.

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