Fini chiama Casini: maggioranza battuta anche in Commissione Affari Europei

di Redazione

Casini e FiniROMA. Dopo lo smacco di martedì alla Camera, doveil governoè andato sotto su tre emendamenti riguardanti l’immigrazione,a causa del voto dei finianie dell’opposizione, mercoledì la maggioranza in Senato è stata battuta in Commissione Affari Europei …

… sul parere relativo al Piano nazionale di riforma per l’attuazione della strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva – Europa 2020. Il voto – conclusosi 9 a 8 per l’opposizione, è avvenuto dopo l’intervento della senatrice Francesca Marinaro, capogruppo del Pd in Commissione, che ha sottolineato l’inadeguatezza della mozione sulla politica economica presentata dal governo.

“Galeotta” fu la telefonata, nell’aula della Camera tra il presidente Gianfranco Fini ed il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini. Durante l’informativa urgente sul crollo di Pompei del ministro Sandro Bondi, Fini ha preso il telefono interno al banco della presidenza chiamando Casini, seduto al suo scranno nell’Emiciclo. Fini ha parlato nascondendo con la mano la bocca. La telefonata è durata circa tre minuti.

CASINI: “AL 50% ANDIAMO ALLE URNE”. “Secondo me ci sono cinquanta e cinquanta possibilità” che si vada ad elezioni o ad un nuovo governo tecnico o di responsabilità nazionale. Lo dice Casini, ospite della “Telefonata” di Maurizio Belpietro su Canale 5. Il leader dell’Udc sottolinea la necessità che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si dimetta entro una settimana, una volta approvata la legge di stabilità. “Il governo – dice – non c’è, perchè una componente ha detto già che lo abbandona, perchè ieri si è visto che non ha una maggioranza. Credo che tirare a campare e galleggiare non serve a nessuno, per cui penso che Berlusconi prima si dimette meglio è, per il Paese e per lui, perchè in questi casi l’accanimento terapeutico non giova al paziente, anzi produce l’aggravamento della malattia”.

Sulla legge di stabilità (ex Finanziaria), Casini dice:”Va votata perchè tutti sanno che il rischio della Grecia è dietro l’angolo. Le legge di stabilità la votiamo la prossima settimana, per cui da questo punto di vista può anche aspettare una settimana, considerando il fatto che nessuno vuole compromettere la stabilità finanziaria del Paese. Il problema è se Berlusconi riesce a fare un sussulto di consapevolezza della situazione o se continua in questa sorta di ormai ridicolo delirio di autosufficienza. Il problema vero è capire se questa legislatura ha ancora un orizzonte temporale abbastanza ampio o se siamo agli sgoccioli”.

Quanto alle procedure da seguire alla luce della crisi tra Berlusconi e Fini, Casini commenta:”Siamo per parlamentarizzare la crisi, anche da ex presidente della Camera penso che la crisi vada riportata nel luogo dov’è la politica, cioè nel Parlamento, non mi piacciono le crisi extraparlamentari.

Infine, quanto all’atteggiamento dell’Udc, il leader dello scudocrociato si dichiara “disponibile a un governo di responsabilità, non a un governo di Berlusconi, questo è un problema che non riguarda me in questa fase ma chi verrà incaricato dal Capo dello Stato. Sono disponibile ad aprire una fase politica nuova, non spetta a me indicare il presidente del Consiglio”.

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