Camera, nuovo ko per il governo. E la Mussolini ‘bacia’ Cosentino

di Redazione

BerlusconiROMA. Maggioranza battuta due volte nell’Aula della Camera. La prima su un proprio emendamento alla ratifica delle modifiche al Trattato dell’Unione europea che assegna all’Italia un seggio supplementare del Parlamento europeo all’Italia.

E’ la seconda volta nel giro di due settimane. Sull’emendamento, bocciato a scrutinio segreto con 290 no, 251 sì e un astenuto, il governo si era rimesso all’Aula. L’emendamento tendeva a ripartire nuovamente i voti, inizialmente previsti per 72 seggi, per 73, quanti sono i seggi attualmente assegnati all’Italia nell’Emiciclo di Strasburgo. In questo modo, il seggio in più sarebbe andato al Pdl e non all’Udc come previsto in seguito all’approvazione in commissione, la scorsa settimana, di un emendamento dell’opposizione. Per battere la maggioranza a scrutinio segreto è stato determinante il voto dei deputati di Fli, allineato con quelli di Pd, Idv e Udc.

La maggioranza è stata battuta per la seconda volta sull’articolo 4 della ratifica delle modifiche al Trattato dell’Unione europea che assegna all’Italia un seggio supplementare del Parlamento europeo. Dopo che, a scrutinio segreto, era stato respinto un suo emendamento all’articolo 4, la maggioranza aveva dato indicazione per votare contro l’articolo nel suo complesso “evitando un vulnus”, come aveva spiegato Andrea Orsini (Pdl). Ma al momento del voto, l’articolo (anche in questo caso a scrutinio segreto) è passato con 292 sì, 250 no e un astenuto. Fli ha votato con Udc, Pd e Idv. Infine, l’Aula di Montecitorio ha approvato quasi all’unanimità (con due astensioni e due voti contrari) la ratifica delle modifiche al Trattato dell’Unione europea. Il testo, che passa al Senato, è sostanzialmente quello approvato in commissione.

MUSSOLINI CAMBIA IDEA E “BACIA” COSENTINO. Alessandra Mussolini cambia idea e annuncia di votare la fiducia al governo. Complice del ripensamentoè Nicola Cosentino che a nome di tutti i campani di Camera e Senato le ha espresso solidarietà dopo lo scontro con il ministro Carfagna. I due si incontrano alla buvette di Montecitorio e Cosentino le dice: “A nome di tutti ti manifesto la solidarietà per quanto accaduto”. La Mussolini lo ringrazia e gli dà un bacio sulle labbra: ”E’ stato un bacio di amore politico”, spiega. Ma avverte: “L’ho detto a Berlusconi, la Carfagna sta con Bocchino: non si faccia infinocchiare”.

SCONTRO BOCCHINO-LA RUSSA.In mattinata, ennesimo scontro Bocchino-La Russa: “È evidente che non ci sono le condizioni per cui noi possiamo votare in questo momento la fiducia al Governo Berlusconi”ha detto il capogruppo di Fli alla Camera, Italo Bocchino, a Omnibus, su La7. “Alla fine sono convinto che Berlusconi sceglierà la via più saggia che è quella delle dimissioni per evitare di essere sfiduciato – ha aggiunto – non c’è dubbio che il passaggio parlamentare non può non essere legato a un elemento di discontinuità”. Riferendosi alle parole del leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini che lunedì ha sottolineato che i centristi non voteranno la fiducia al governo, Bocchino ha commentato: “Casini fa parte dell’opposizione, noi abbiamo altre responsabilità”. “Siamo in attesa di una risposta da Silvio Berlusconi – ha ribadito – ammesso che venga fa shopping in Parlamento poi che fa? Se Berlusconi viene il 13 e dice che c’è una situazione di stagnazione, dice ‘mi rendo conto che bisogna fare delle riforme istituzionali, la riforma della legge elettorale, la riforma del Fisco, un grande provvedimento economico e socialè troverà una maggioranza più ampia. Questo chiediamo noi. Non chiediamo posti: li abbiamo restituiti”. La replica del Pdl arriva poco dopo, per voce coordinatore del Pdl e ministro della Difesa, Ignazio La Russa: “E chi ha mai detto che ci sono le condizioni…? Loro chiedono le dimissioni di Berlusconi, le dimissioni non ci saranno, quindi le condizioni evidentemente non ci sono”.

D’URSO: “PRONTI ANCHE A NOSTRA MOZIONE DI SFIDUCIA”. Il coordinatore di Fli Adolfo Urso, in risposta al ministro della Difesa ha infine ribadito che “se non vogliono dar vita a una nuova fase e coninuare nella vecchia daremo una risposta politica adeguata. Senza una risposta seria non daremo la fiducia al governo e come estrema ratio potremmo presentare una nostra mozione di sfiducia sulla quale auspichiamo la convergenza delle altre forze politiche”. Lo dice a Radio Radicale, in risposta alla dichiarazione fatta dal ministro della Difesa La Russa che ha escluso l’ipotesi di dimissioni da parte di Berlusconi.

MARONI: “NON SO SE ARRIVIAMO A FINE ANNO”.Anche il ministro del’Interno Roberto Maroni conferma i confini incerti del futuro della maggioranza: “Non so neanche se arriveremo a fare il decreto di fine anno” sul federalismo. Maroni non si sente di fare alcuna previsione sul futuro del governo. “Non so neanche cosa succederà il 14 dicembre”, ha affermato rivolto ai sindaci lombardi, riuniti a Milano.

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