Berlusconi raduna il Pdl e parla con Fini. Fli: “Pronti a governo tecnico”

di Redazione

Berlusconi-FiniROMA.Dopo il vertice a Palazzo Grazioli, si riunisce giovedì, alle 12, la direzione nazionale del Pdl al complesso monumentale di Santo Spirito in Saxia.

Un appuntamento che arriva in questi giorni infuocati dalle polemiche sulle vicende di festini ed escort che ruotano attorno al premier Silvio Berlusconi. Si tratta, inoltre, della prima riunione della direzione piediellina a sei mesi di distanza da quella che formalizzò, di fatto, la rottura tra Berlusconi e Gianfranco Fini, che in questi giorni ha fondato ufficialmente “Futuro e Libertà”, che nel fine settimanaterrà la suaprima convention nazionale a Perugia.

I due non si parlano da tempo e interloquiscono solo attraverso i rispettivi entourage. Tuttavia, giovedì mattina, in occasione delle celebrazioni del 4 novembre e dell’Unità d’Italia, erano presenti insieme al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Prima dell’arrivo del capo dello Stato, Berlusconi e Fini hanno avuto una chiacchierata, intervallata anche da qualche sorriso. Prove di disgelo? Vedremo.

BERLUSCONI SI “SFOGA” CON FINI. Ma cosa si sono detti? “È incredibile”. Il presidente del Consiglio si lascia andare a una confidenza sulla vicenda delle inchieste in merito alle feste organizzate nelle sue ville e lo fa a sorpresa con Fini. Accade quello che non ci si aspetta: il Cavaliere che si confida con il presidente della Camera. Il premier conversa in disparte con uomini del suo staff ed accoglie il presidente del Senato prima di raggiungere Fini. Lo saluta e infine una prima battuta e il fitto colloquio. Berlusconi sembra rivolgersi all’amico e non all’avversario politico: “È incredibile” si carpisce delle prime battute della conversazione. Il leader di Fli ascolta con attenzione mentre annuisce con il capo. Il Cavaliere si lascia andare: muove le mani mentre spiega le sue ragioni. “È maggiorenne” dice ancora Berlusconi e poi aggiunge la parola “incensurata”. Tutti riferimenti che lasciano pensare che il riferimento sia a una delle protagoniste femminili di queste vicende. Di certo non si tratta di colloqui formali dovuti alla circostanza. Fini risponde e ascolta il premier che continua a parlare. Poi il discorso cambia, Berlusconi fa anche un riferimento “alla maggioranza”, ma arriva Napolitano per le celebrazioni e il colloquio, durato un paio di minuti, si interrompe.

“PATTO FEDERATIVO”.

La questione di fondo riguarda i rapporti tral’asse Pdl-Lega e i finiani, che hanno dato la fiducia al governo e ribadito di volerlo sostenere fino all’ultimo a patto che si porti avanti il programma presentato agli elettori nel 2008. Un programma che non comprende il Lodo Alfano, su cui può esserci la definitiva rottura. Pertanto, sul percorso che Berlusconi indicherà per il proseguimento della legislatura, basato sui cinque punti su cui già aveva ottenuto la fiducia in Parlamento, non ci dovrebbero essere problemi. Al Cavaliere, però, non sembra bastare un generico impegno sui cinque punti e vorrebbe poter contare su un appoggio più incondizionato, come ai “bei tempi” dell’alleanza Forza Italia-An.Ecco, allora, cheBerlusconi, secondo quanto si apprende,sarebbe intenzionato a proporre ai finiani un “patto federativo” che sancisca il riavvicinamento tra i due partiti. Il capo del Pdl ha convocato a tale proposito nel pomeriggio di mercoledì il senatore Andrea Augello, uno dei “pontieri” fra il premier e il presidente della Camera, per presentargli il progetto. Resta da vedere come sarà accolta in casa fininana, visto che un’analoga proposta avanzata da Fli dopo Mirabello era stata respinta al mittente dal Pdl.

BOCCHINO: “DIPENDE DA QUELLO CHE DIRA’ IL PREMIER”. “Dipende da quello che dirà Berlusconi tra due ore: se mostra i muscoli porta il Paese alla crisi, altrimenti offre al Paese un’ultima chance”: sono le parole pronunciate stamattina da Italo Bocchino, ospite di Omnibus su La7. “Il governo spetta a chi ha vinto le elezioni: se Berlusconi non governa è un problema di Berlusconi. Tra due ore Berlusconi può dire ‘sono l’uomo di governo migliore del mondo’ e ci rifà la favoletta, oppure dire, ma non lo dirà, ‘Ho fatto un errore madornale a cacciare Fini’, perché ha capito che non è un dipendente della Standa, e ‘Accetto il patto di legislatura che Fini mi ha offerto a Mirabello’. In più interviene sul Pdl, perché il Pdl non è di Berlusconi ma di Berlusconi e Fini anche dal punto di vista giuridico” ha aggiunto Bocchino. “Con Alfano e Valducci – ha concluso – siamo in grado in sette giorni di fare un patto di legislatura”.

FLI: “PRONTI AL GOVERNO TECNICO”. “Berlusconi si è autoparalizzato: è prigioniero della Lega che gli vuol togliere i voti e di Tremonti, che gli vuol togliere il posto” prosegue Bocchino. “Non vogliamo far precipitare il Paese nella crisi con una campagna elettorale inutile. Ma da qui a lunedì non resterà tutto come adesso” avverte. “A meno che ci sia un passo in avanti, ma ci credo veramente poco. I provvedimenti per il Sud, la riforma del Fisco, le leggi per sviluppare l’occupazione, le imprese e le infrastrutture: Tremonti non gliele fa fare – ha detto riferendosi al presidente del Consiglio – perché deve usare i soldi per il federalismo fiscale della Lega, che poi è il suo vero partito. Non ha la cassa, non può fare le riforme. Se non ci sono le condizioni si aprirà una nuova stagione. Ma se si apre una crisi cosicchè lui possa fare la vittima se lo dimentichi. C’è una maggioranza alternativa che può fare la legge elettorale. Un governo con chi ci vuole stare che stemperi il clima e porti il Paese alle elezioni” precisa Bocchino. “Noi insisteremo fino in fondo per verificare se ci sono le condizioni: ci può essere la realtà dell’apertura della crisi che però si apre da sola per l’incapacità dell’esecutivo: cerchiamo l’ultimo tentativo perchè Berlusconi aiuti il Paese”.

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