Berlusconi: “Prima la Finanziaria, poi la fiducia”. E Napolitano apprezza

di Redazione

Silvio Berlusconi ROMA.In una lettera inviata ai presidenti di Camera e Senato, il premier Silvio Berlusconi traccia la linea che intende seguire per uscire dalla crisi provocata dalle tensioni con i finiani di Fli: prima l’approvazione della Finanziaria, poi la fiducia a Palazzo Madama e a Montecitorio.

E annuncia che renderà comunicazioni al Senato sull’attuale situazione politica, anche alla luce dell’annunciato ritiro dei ministri finiani dal suo governo. Un passaggio apprezzato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, secondo cui è bene che “il governo e tutte le forze politiche” siano d’accordo che bisogna dare priorità all’approvazione della Finanziaria per poi affrontare il capitolo della crisi politica. Così come ci si regolò nelle vicende di fine anno 1994.

Per adesso, Berlusconi può contare solo sui numero di Pdl (anche se non mancano gli indecisi) e Lega. il ministro Roberto Maroni ha fatto sapere che lunedì ci sarà un incontro con il premier, “e vedremo cosa succederà”, ribadendo in ogni caso che il Carroccio rimane “leale” a Berlusconi: “Noi rispettiamo il patto che abbiamo fatto con il presidente del Consiglio – afferma Maroni – che si basa un programma di governo”. Intanto, il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, spiega: “Noi al Senato siamo certi dei numeri del centrodestra. Poi si andrà alla Camera e se lì non ci fosse la maggioranza non è poi detto che si debba votare sia per il Senato che per la Camera. La Costituzione prevede anche la possibilità di elezioni in un solo ramo del Parlamento”.

Ma la polemica è dietro l’angolo.Dario Franceschini del Pd commenta: “La lettera con cui Berlusconi immagina di decidere da solo il percorso parlamentare delle prossime settimane è insieme il tentativo disperato e tardivo di evitare la mozione di sfiducia alla Camera e al tempo stesso una grave scorrettezza istituzionale. Non si è mai visto che di fronte a una mozione di sfiducia formalmente depositata in base all’articolo 94 della Costituzione in una Camera, il presidente del Consiglio possa decidere di andare a chiedere la fiducia nell’altra. I regolamenti parlamentari e la Costituzione, anche se lui non lo ha mai capito, valgono anche per lui”. In precedenza, il leader democratico, Pier Luigi Bersani, aveva affermato che il suo partito è disposto ad aspettare l’approvazione della Finanziaria prima di discutere la mozione di sfiducia al Governo, ma solo se il centrodestra non cercherà di fare “melina”.

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