Berlusconi: “Possibile vendetta della mafia”. E sfida i finiani

di Redazione

Silvio BerlusconiROMA. “Noi intendiamo governare e abbiamo la forza e il potere di farlo. E se la sinistra vuole archiviare Berlusconi allora ci provi alle urne ma non con una congiura di palazzo”.

Parole di Silvio Berlusconi durante l’intervento nella direzione del Pdl al complesso del Santo Spirto in Sazia, a Roma. “Il frazionamento dei partiti politici è il peggior guaio che possa capitare ad una democrazia”, ha esordito il presidente del Consiglio, citando uno scambio di battute avuto poco prima con il premier belga Yves Leterme. Una scelta non casuale, nel momento in cui gli esponenti finiani di Futuro e Libertà marcano le differenze con il loro partito di origine e non escludono ipotesi di maggioranze alternative qualora venga meno l’intesa su cui si regge oggi la coalizione di governo.

DISCORSO CON TESTO SCRITTO. Parlando davanti allo stato maggiore del partito, il premier ha spiegato che d’ora in avanti ci saranno convocazioni regolari degli organi dirigenti e che l’obiettivo è aumentare la base di consenso arrivando a “un milione di iscritti”. Poi è passato alla lettura di un testo scritto, al posto del consueto discorso a braccio, “perché così ha deciso il partito”.

“VENDETTA DELLA MAFIA”.Nel suo intervento Berlusconi ha esordito con un attacco all’opposizione (“Sanno che fino a che ci sono io non potranno mai salire al potere”) e ha parlato di campagne mediatiche mirate a sminuire i risultati del governo, iniziando ad elencare quelli che a suo dire sono i tanti successi dell’esecutivo “nonostante i grandi problemi ed emergenze ereditate dal governo della sinistra e che abbiamo temporaneamente risolto”. “Nessun governo ha fatto altrettanto” ha detto Berlusconi ricordando ad esempio i molti arresti di esponenti della criminalità organizzata.E qui ha sottolineato: “Visti i colpi che stiamo infierendo, – ha fatto notare – nessuno oggi può con certezza escludere che alcune cose che accadono siano frutto della vendetta della malavita”.

“NESSUN PASSO INDIETRO MA CINQUE IN AVANTI”. Tra gli obiettivi dell’immediato futuro ha annunciato l’approvazione definitiva della riforma universitaria e l’avvio di quella della Giustizia. “Assoggettare i pm al potere esecutivo non è mai stato nei nostri programmi, vogliamo la separazione delle carriere e un giudice terzo e imparziale, come non accade ora” ha detto poi in tema di giustizia. Poi ha ribadito l’intenzione di proseguire con i cinque punti programmatici su cui aveva ottenuto la fiducia in Parlamento: “Non faremo passi indietro – ha detto – bensì cinque balzi in avanti”.

ATTACCO ALLA STAMPA. “La realtà virtuale dell’antiberlusconismo” è l’unica che i media prendono in considerazione ha detto, spiegando: “Non ha senso difendersi da una raffica di storie inventate e strumentalizzate. Ci attaccano perchè siamo un ostacolo insormontabile alla presa del potere da parte della sinistra”.

SFIDA AI FINIANI: “PRONTI AD ANDARE ALLE URNE”. Poi Berlusconi si è rivolto ai finiani, “che hanno votato la fiducia al governo meno di un mese fa”: “E’ cambiato qualcosa?” ha chiesto Berlusconi. “Io credo di no – ha detto – e allora è necessario andare avanti. Se invece è cambiato qualcosa rispetto alla fiducia votata, lo si deve dire apertamente”. “Se Futuro e libertà ritiene esaurita l’esperienza di questo governo lo deve dire con chiarezza e lo deve dire subito – ha rincarato – noi siamo pronti a raccogliere la sfida e ad andare subito alle urne”.

NO A GOVERNO TECNICO.L’alternativa di un governo tecnico, ha poi evidenziato, sarebbe un “governo di rottura nazionale”, un “governo degli sconfitti privo di rappresentatività popolare” e “incapace di governare, di combattere il terrorismo internazionale, di difendere i valori della difesa della persona e della vita”. La richiesta di “staccare la spina” che dall’opposizione viene ogni giorno rivolta ai parlamentari fuoriusciti dal Pdl è sintomo, secondo Berlusconi, di “irresponsabilità e disperazione politica”.

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