Ibra affonda l’Inter: derby al Milan, che rimane in testa

di Redazione

Ibrahimovic La vendetta dell’ex si abbatte sull’Inter. È proprio Ibrahimovic a dare su rigore la vittoria al Milan nel derby: 1-0 il risultato finale che vale per i rossoneri il primato sulla Lazio che aveva superato 2-0 il Napoli (terzo).

La Juve, 1-1 sabato sera con la Roma, affianca i nerazzurri al quarto posto a sei punti dalla vetta. Domenica pomeriggio successo del Palermo nel derby siciliano con il Catania, goleada dell’Udinese sul Lecce, vittorie pesanti in trasferta di Parma e Genoa su Bari e Cagliari, il Bologna supera il Brescia, senza reti Sampdoria-Chievo. Nel primo anticipo la Fiorentina ha battuto il Cesena 1-0.

INTER-MILAN 0-1.Con le assenze di Pato e Inzaghi, il Milan schiera due punte (Ibra e Robinho), lasciando Ronaldinho e Pirlo in panchina per un centrocampo più muscolare con Seedorf, Flamini, Gattuso e Ambrosini. L’Inter risponde con Eto’o e Milito, innescati da Sneijder più Obi, Zanetti e Stankovic. Nella difesa nerazzurra decimata, Materazzi in mezzo con Lucio, più Chivu e Cordoba sulle fasce. Ed è proprio a centrocampo che si nota subito la difficoltà interista: i raddoppi di Abate (ammonito all’11’) e il gioco deciso di Gattuso (giallo al 19′) permettono di lanciare in profondità Ibra e Robinho (che fa un gran lavoro svariando come una trottola da un lato all’altro del campo) e per la difesa di Benitez sono subito dolori. Al 4′ Ibra con una finta si libera di Lucio e Materazzi, ma Matrix lo stende in area. Lo svedese segna con una gran legnata. L’Inter non subisce il colpo ma punge solo con Eto’o, mentre a ogni ripartenza il Milan dà l’impressione di grande pericolosità. La partita va a fiammate, Obi si fa male (ennesimo infortunio muscolare per l’Inter) e viene sostituito da Coutinho. Al 39′ l’arbitro Tagliavento grazia Gattuso per un’entrata dura su Sneijder: Ringhio meritava il secondo giallo e l’espulsione. Al ritorno in campo entrano Pirlo per Robinho e Antonini per Gattuso nel Milan e Pandev per l’inutile Milito nell’Inter: anche l’argentino ha problemi muscolari. La partita si incattivisce e gli scontri si fanno più duri: Abate viene espulso dopo un accenno di rissa con Pandev (giallo), ammonito anche Ibra per un’entrata scomposta su Materazzi (che deve uscire in barella, sostituito da Biabiany: è andato poi in ospedale per una possibile frattura facciale). Ma con un uomo in meno è il Milan a sfiorare il raddoppio. A metà ripresa cambio Seedorf per Boateng: Allegri rinforza ancora di più il centrocampo per difendere il risultato dal prevedibile forcing finale nerazzurro, che in realtà non crea mai vere occasioni-gol.

LAZIO-NAPOLI 2-0.Con due contropiedi ben orchestrati e finalizzati da Zarate e Floccari, la Lazio ha battuto il Napoli 2-0 ed è tornata al successo dopo i passi falsi con Roma e Cesena. Un successo importante e legittimato da diverse occasioni da rete, anche se il Napoli può recriminare per una traversa di Lavezzi sullo 0-1, nel primo tempo (“pareggiata” comunque dal legno colto dal solito Zarate nella ripresa), e per un gioco a tratti ispirato, almeno fino al raddoppio dei biancocelesti, al 16′ della ripresa con Floccari. La prima rete di Zarate (al 15′ del primo tempo) è stata peraltro contestata dai partenopei che la ritengono viziata da un fallo di mano.

JUVENTUS-ROMA. Hanno provato entrambe a vincere. Per lanciare un messaggio al campionato. Alla fine, si sono dovute accontentare di un pareggio: 1-1 tra Juventus e Roma. Un risultato che, per ciò che hanno dimostrato le squadre, può accontentare i due allenatori: Delneri e Ranieri. Partita vivace fin dai primi minuti: subito occasioni per Iaquinta e Menez. I giallorossi hanno un leggero predominio sul campo, ma sono i padroni di casa a passare in vantaggio al 36′ con un gran gol di Iaquinta dopo una splendida giocata di Aquilani (l’ex romanista è stato tra i migliori). Totti e compagni reagiscono, reclamano per un’entrata di Chiellini su Mexes in area, poi – nel recupero del primo tempo – pareggiano su rigore con Totti (fallo di mano di Pepe). Nel corso della ripresa i due tecnici provano a mescolare le carte (Delneri lancia Traoré, Del Piero e Amauri al posto di Grosso, Iaquinta e Marchisio; Ranieri fa invece entrare Rosi, Brighi e Borriello al posto di Cassetti, Greco e Totti). Il match resta in equilibrio, anche se le migliori occasioni sono per i bianconeri (Marchisio manca l’intervento da pochi passi, Aquilani si fa ribattere il tiro a colpo sicuro, Quagliarella impegna Julio Sergio con una bordata delle sue). Col passare dei minuti, sale anche la tensione. Il risultato, però, non cambia più.

LE ALTRE. Nel primo anticipo del sabato, la Fiorentina ha sconfitto il Cesena per 1-0 al termine di una partita poco brillante. I viola, reduci dalla sconfitta di mercoledì in casa della Roma, si sono imposti grazie a un gol di Alberto Gilardino al 59′. Infortunio per Mutu: il fantasista ha subìto una lesione all’adduttore. Tre reti a testa dei goleador di Palermo e Udinese. L’argentino Pastore ha deciso il derby siciliano con il Catania (3-1, di Terlizzi il momentaneo pareggio degli etnei). A Udine, Di Natale, capocannoniere dello scorso campionato, ha affondato il Lecce prima del quarto gol di Floro Flores. Pesanti le vittorie esterne di Parma e Genoa, entrambe per 1-0. Gli emiliani sono passati a Bari (ora ultimo) con Candreva: i pugliesi hanno fallito un rigore con Parisi al 48′ del primo tempo e hanno finito in nove per le espulsioni di Masiello e Donati. Con un gol di Ranocchia all’84’ il Genoa supera il Cagliari. Il solito Di Vaio dona la vittoria al Bologna sul Brescia. Zero gol e zero emozioni tra Sampdoria e Chievo.

CLASSIFICA.Milan 26, Lazio 25, Napoli 21, Juventus 20, Inter 20, Roma 19, Palermo 17, Udinese 17, Genoa 17, Sampdoria 16, Chievo 16, Fiorentina 15, Catania 14, Parma 14, Bologna 14, Lecce 12, Cagliari 11, Brescia 11, Cesena 11, Bari 9

PROSSIMO TURNO. sabato 20 Roma-Udiense (ore 18), Milan-Fiorentina (20.45); domenica 21 Genoa-Juventus, Brescia-Cagliari, Catania-Bari, Cesena-Palermo, Chievo-Inter, Lecce-Sampdoria, Parma-Lazio, Napoli-Bologna.

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