Usa, voleva far esplodere bomba ad una festa natalizia: arrestato

di Redazione

Mohamed Osman Mohamud (foto AP)SAN FRANCISCO.In manetteun 19enne di origine somala, Mohamed Osman Mohamud,che voleva far esplodere un’autobomba a Portland, in Oregon, durante una cerimonia per l’accensione dell’albero di Natale.

Il giovane, cittadino statunitense e residente nella cittadina di Corvallis, venerdì sera ha tentato con un cellulare di far detonare quello che credeva essere un furgone carico di esplosivo parcheggiato poco distante dal luogo sella cerimonia, sulla centrale Pioneer Courthouse Square. Ma in realtà si trattava di una trappola tesagli dagli agenti dell’Fbi e della polizia di Portland, che lo hanno ammanettato subito dopo.

Le autorità hanno precisato che il congegno sul furgone non conteneva esplosivo ma che “la minaccia era molto reale, perché il giovane era assolutamente determinato a condurre un attacco su larga scala”. Tuttavia la popolazione non è mai stata in pericolo, perché all’attentatore non è mai stata data la possibilità di colpire.

In base alle indagini della polizia, nell’agosto 2009 Mohamud aveva contatto per email un complice all’estero coinvolto in attività terroristiche. A dicembre, mentre il complice veniva localizzato alla frontiera nord-occidentale del Pakistan, Mohamud aveva accennato alla possibilità di recarsi in Pakistan per unirsi alla jihad. Poi il complice ha rimandato il giovane somalo a un secondo complice all’estero e gli ha fornito un nome e un indirizzo di posta elettronica a cui far capo per l’organizzazione di un attentato. Nei mesi successivi Mohamud ha tentato diverse volte senza successo di contattarlo, finchè a giugno un agente dell’Fbi lo ha contattato per e-mail spacciandosi per un collaboratore del suo contatto pakistano e il mese successivo lo ha incontrato a Portland. In quell’occasione Mohamud ha raccontato di aver scritto articoli per “Jihad Recollections”, una rivista online che predica la violenza contro i non musulmani. Nella stessa occasione ha detto di aver sognato di compiere attentati negli Usa fin dall’età di 15 anni e ha illustrato il suo piano per attaccare la cerimonia dell’accensione dell’albero di natale. L’agente aveva più volte messo sull’avviso il giovane che rischiava di uccidere anche molti bambini, ma lui aveva replicato che puntava proprio a colpire “la massa nel proprio elemento, con le famiglie che fanno festa”.

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