Crisi, l’Irlanda chiede aiuti all’Ue

di Redazione

Brian LenihanDUBLINO. L’Irlanda è pronta ad accogliere l’offerta d’aiuto dell’Unione Europea. In una intervista alla radio il ministro delle Finanze di Dublino, Brian Lenihan, ha affermato che raccomanderà al suo governo di chiedere formalmente gli aiuti finanziari dell’Ue e del Fondo monetario internazionale, …

… nel corso di un Consiglio dei ministri straordinario che si riunirà nel pomeriggio. L’obiettivo della riunione odierna è di mettere a punto un piano di austerità finalizzato ad economie per 15 miliardi di euro su quattro anni: si tratta di un intervento importante, pari al 10% del prodotto interno lordo irlandese. Lenihan non ha reso noto l’ammontare esatto degli aiuti, ma ha dichiarato che saranno nell’ordine di “decine di miliardi di euro”. “Una grande mole” sarà destinata “ad un fondo di emergenza per sostenere il sistema bancario”. “Raccomanderò – ha detto il ministro irlandese – di richiedere di poter beneficiare del programma” di aiuti realizzato sei mesi fa da Ue e Fmi. Lenihan ha comunque sottolineato che qualunque decisione in proposito spetta all’esecutivo.

Il piano quadriennale che l’Irlanda avrebbe messo a punto per ridurre il proprio deficit sarebbe di 15 miliardi di euro ed è diviso per due terzi in tagli di spesa e per un terzo in aumenti di tasse. È quanto pubblica il Sunday Business Post riportato dall’agenzia Bloomberg. Secondo il quotidiano sarebbero previsti tagli del 5 per cento nel prossimo anno alla spesa per welfare per arrivare all’11% alla fine del 2014. La paga minima del Paese, che ora è fissata a 8,65 euro l’ora, sarà anche tagliata per i prossimi quattro anni. Sarebbero poi previste riduzioni occupazionali nel settore pubblico, pari a 20.000 dipendenti, attraverso un piano di uscite volontarie. Il quotidiano economico – citato da Bloomberg – riporta anche i dettagli del piano di salvataggio che Dublino sta esaminando con l’Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale. Il pacchetto di aiuti, che potrebbe essere pari a 90 miliardi di euro, garantirebbe all’Irlanda la possibilità di non ricorrere al mercato obbligazionario, per garantire il proprio debito, per i prossimi tre anni. Il piano prevedrebbe anche l’immediata iniezione di capitali, per 10 miliardi di euro, in un numero di istituti del paese, incluso la Allied Irish Banks e la Bank of Ireland. Sarebbe poi previsto un fondo di emergenza per rendere disponibili, se necessarie, ulteriori risorse alle banche.

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