Crisi, Irlanda declassata. Nuovo scivolone per l’Euro

di Redazione

 DUBLINO. L’euro torna sotto la soglia 1,33 dollari rivedendo i minimi dallo scorso 22 settembre. La moneta europea è scivolata fino a 1,3285 dollari, per poi recuperare attorno a quota 1,33 da 1,3368 dollari della chiusura di ieri a New York.

L’agenzia Standard And Poor’s ha annunciato di avere abbassato di un livello il rating sul debito irlandese: per quello a lungo termine il calo è da AA- ad A, mentre quello a breve scende da A-1+ ad A-1. Il giudizio sulla situazione irlandese resta comunque nettamente sopra a quello di non investimento, come quello BB+, attribuito al debito greco. Nella nota che accompagna l’annuncio l’agenzia spiega come la decisione “rispecchia la nostra opinione sulla possibilità che il governo irlandese debba ricorrere a prestiti in misura maggiore alle nostre previsioni per continuare a finanziare il sistema bancario in difficoltà”. L’agenzia ammette che “l’annuncio di un sostegno esterno sotto forma di un programma Ue-Fmi possa dare fiducia sulla liquidità del settore finanziario” ma aggiunge come il piano “non riduca gli imponenti obblighi attuali per il governo nè elimini le pressioni macroeconomiche negative” che pesano sul sistema irlandese. Inoltre, aggiunge S&P, “alla luce di una domanda interna che difficilmente si riprenderà prima del 2012, il rapporto deficit-Pil alla fine del 2011 sembra destinato a superare le precedenti stime del 120 per cento”. Pertanto, alla luce del “rischio di deflazione” l’agenzia annuncia di aver messo l’Irlanda sotto osservazione “con implicazioni negative” senza escludere ulteriori ribassi del rating.

MERKEL. Il governo tedesco accoglierà favorevolmente la richiesta di aiuti da parte dell’Irlanda, ma Dublino dovrà accettare condizioni che permettano al Paese di “ritornare sul cammino della stabilità”. Lo ha detto la cancelliera tedesca, Angela Merkel, nel corso di un intervento al Bundestag.

BELGIO. La crisi irlandese agita il settore bancario anche in Belgio. Ammontano a 44 miliardi di euro, infatti, i prestiti concessi dalle banche del Paese all’ex Tigre celtica. Sui 596 miliardi complessivi di debiti contratti dall’isola, in pratica, il 7,4% è nelle mani degli istituti di credito belgi. La banca più esposta – secondo i dati della Banca dei regolamenti internazionali citati oggi dalla stampa belga – è Kbc, che da una parte ha nel proprio portafoglio 500 milioni di euro in obbligazioni statali irlandesi e dall’altra ha prestato, tramite la sua filiale nell’isola, 17,4 miliardi di euro a imprese e famiglie irlandesi. I vertici del gruppo bancario, comunque, assicurano come le riserve costituite dalla banca per affrontare le difficoltà dovute a circostanze impreviste siano adeguate e come, nonostante la crisi, le previsioni per Kbc Ireland siano positive per quest’anno. Gli altri gruppi bancari ed assicurativi del Belgio più esposti sul fronte dei titoli pubblici irlandesi sono Ageas (435 milioni di euro) e Dexia (147 milioni).

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