Acqua pubblica, cittadini e Consorzio a confronto

di Angela Oliva

 CESA. E’ stato un incontro-dibattito quello che si è svolto giovedì 25 novembre tra i rappresentanti del Consorzio idrico “Terra di Lavoro” e la cittadinanza cesana.

Molte le problematiche emerse durante la riunione alla quale hanno partecipato, oltre ad un folto gruppo di cittadini, anche alcuni esponenti politici e dell’associazionismo. L’adesione al Consorzio idrico, stabilita durante la seduta del Consiglio comunale del 30 marzo scorso, nasce dall’esigenza di regolarizzare il pagamento dell’acqua che, ad oggi, risulta effettuato in maniera forfetaria.

“Tale scelta – ha dichiarato il sindaco Vincenzo De Angelis durante l’incontro di giovedì scorso – è stata preceduta da un’attenta ricerca di mercato nonché da un sondaggio sulle opinioni delle altre comunità che già utilizzano il servizio. Inoltre, l’adesione al consorzio servirà soprattutto ad eliminare la disparità di trattamento economico che si verifica con le attuali bollette del servizio idrico”. I rappresentati del Consorzio hanno spigato ai presenti le modalità di stipula del contratto e le tariffe che saranno adottate, ovvero:

– per la fascia che va da zero a 72 metri cubi all’anno: 0,4728euro al metro cubo;

– per la fascia che va da 73 a 108 mc/anno: 0,8442euro al m/c;

– per la fascia che va oltre i 108 mc/anno: 1,1031euro al m/c.

Su tale questione Anna Mele, coordinatore cittadino della locale sezione dell’Udc, ha ribattuto alle dichiarazioni presentando il tariffario di un altro comune dell’agro e, soprattutto, chiedendo spiegazioni in merito alle modalità di pagamento contrattuali. Queste e molte altre sono state le problematiche sono state poste da cittadini presenti ai rappresentati del consorzio idrico. L’incontro, però, si è concluso in maniera opposta all’obiettivo preposto poiché la concitazione dei cittadini ha trasformato la discussione in un trambusto generale per cui pochissime sono state le delucidazioni in merito ai dubbi sollevati che, in linea di massima, regnano ancora tra la cittadinanza.

Aldilà dell’incontro di giovedì, scorso, resta un unico punto fermo cioè il fatto che, entro il 31 dicembre 2010, ogni famiglia della comunità cesana dovrà sottoscrivere il contratto per la fornitura idrica e coloro che non provvederanno alla stipula saranno denunciati alla Procura della Repubblica e, di conseguenza, saranno perseguibili penalmente per furto di acqua pubblica.

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