Gli Amici del Diaz ricordano il terremoto e la strage di Ustica

di Redazione

i resti del Dc9 ItaviaCASERTA. Un’iniziativa inedita quella che l’Alis -Associazione Amici del Liceo Scientifico “A. Diaz” ha organizzato per ricordare i trenta anni del terremoto in Irpinia, 23 novembre 1980, da poco preceduto da un altro immane disastro, la strage di Ustica del 27 giugno 1980.

Se ne parlerà nell’Aula Magna del Liceo, ripercorrendo le pagine di novembre, un poemetto epico di Domenico Cipriano, di recente pubblicato nella rivista della Yale University di New York, in Italian Poetry Review e nella prestigiosa collana Inaudita, edizione Transeuropa. Il libro è accompagnato da un Cd ispirato alla strage di Ustica.

“Si tratta di un’inedita iniziativa editoriale che affianca poesia e musica come strumenti omogenei e interattivi del sentire umano. – spiega il presidente dell’Alis Antonio Malorni – Infatti, così continua la presentazione del libro vuole incentivare la speranza che, malgrado il potere, il danaro e la sopraffazione dei potenti abbiano determinato che la nostra società soccomba vittima del proprio malessere, c’è una parte di popolazione sana che crede nel recupero delle dimensione umana, materiale e spirituale. Dalle macerie del terremoto e dalla strage dei sentimenti può nascere la speranza”.

A parlare con l’autore saranno, insieme al professor Malorni, il dirigente del Liceo Alfonso Saponara e Anna Giordano, per molti anni docente dell’Istituto. Un libro di grande spessore e originalità anche per la sua architettura. Infatti, sono 23 poesie come la data del sisma, tutte composte da stanze di 7 versi con un prologo di 34 come le 7,34, l’ora serale del cataclisma, con titolo e introduzione di 11 versi, che è il numero corrispondente al mese di novembre. Presentazione del professor Antonio La Penna.

Al libro si accompagnerà un lavoro musicale con un cd di Pippo Pollina dal titolo “Ultimo Volo – orazione civile su Ustica”, realizzato per ricordare quell’immane tragedia con lo sguardo inedito dell’unico personaggio in possesso della verità: il Dc9 Itavia, che si inabissò tra le isole di Ustica e Ponza. Un’opera coinvolgente, in perfetto equilibrio tra musica, teatro e narrazione, per cercare ancora la verità e perché Ustica non sia mai dimenticata. Alle letture, affidate alla voce recitante di Manlio Sgalambro (il filosofo noto anche come paroliere di Franco Battiato), si intrecciano le canzoni e le musiche di Pippo Pollina, accompagnato dal Palermo Acoustic Quartet e dagli archi della Filarmonica “Arturo Toscanini”. L’iniziativa è in collaborazione con il Coordinamento delle Associazioni Casertane e con Traseuropa edizioni.

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