Donazione organi, il padre di Nicholas Green a Caserta

di Redazione

Nicholas GreenCASERTA. Reginald Green, papà di Nicholas, il bambino americano, ferito a morte da un colpo di pistola sulla Salerno-Reggio Calabria durante una vacanza con la sua famiglia, sarà a Caserta per un tour di due giorni, ospite dell’Aido Provinciale.

Green da più di quindici anni gira il mondo per spiegare che donare gli organi significa regalare una nuova vita. Era infatti il 1994 quando la famiglia Green, decidendo di donare gli organi del loro bambino, commosse l’Italia. Con quella scelta ben sette persone hanno continuato a vivere, di cui quattro adolescenti e un adulto, mentre altre due hanno riacquistato la vista grazie al trapianto delle cornee.

La storia di Nicholas fece il giro del mondo, gli italiani lo battezzarono “effetto Nicholas” perché, nei giorni immediatamente successivi, gli iscritti alle associazioni donatori di organi quadruplicarono.

Reginald porterà la sua testimonianza l’11 e il 12 novembre. Nella mattinata dell’11, alle ore 10,30, visiterà a Marcianise il Largo Nicholas Green ed il Monumento ai Donatori d’organi in piazza Caduti di Nassirya.

Nel pomeriggio interverrà ad un incontro pubblico, presso il Circolo Unificato delle Forze Armate in via Cesare Battisti, a Caserta, al quale interverranno, tra gli altri, il presidente dell’Amministrazione Provinciale Domenico Zinzi, l’assessore alle politiche sociali e sanitarie Rosa di Maio, il responsabile Centro regionale trapianti Campania Ernesto Di Florio ed il responsabile Centro regionale prelievi di organi Campania Giuseppe Pelosi. Il giorno successivo sono previste una visita alla scuola elementare del Primo Circolo didattico “Nicholas Green” di San Nicola la Strada e una presso l’Itis “Giordani” di Caserta.

LA STORIA. Nell’estate del 1994, Nicholas Green, bambino californiano di 7 anni, era in vacanza in Italia con i genitori e la sorella.Il 29 settembre la famiglia viaggiava sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, tra Sant’Onofrio e Mileto, in provincia di Vibo Valentina, in Calabria. A causare l’omicidio fu una tragica fatalità: la famiglia Green aveva noleggiato una Y10 del tutto simile a quella di un gioielliere che doveva essere rapinato. I banditi la assalirono per sbaglio e un proiettile colpì il bimbo che dormiva sul sedile posteriore della vettura. Nicholas morì due giorni dopo, i genitori decisero di donare gli organi con un gesto emblematico. Da allora, i Green hanno tenuto viva la memoria del loro piccolo con una fondazione e una serie di iniziative umanitarie.

Per quel delitto furono processati Michele Iannello e Francesco Mesiano, contro i quali c’erano soprattutto indizi e intercettazioni ambientali. I due, il 16 gennaio del 1997, vennero assolti dalla Corte d’Assise di Catanzaro, per poi essere condannati in appello, nel giugno del ’98, rispettivamente all’ergastolo e a 20 anni. Una sentenza che trovò conferma anche in Cassazione.

Dalla vicenda fu tratto un film per la televisione dal nome Il dono di Nicholas, con Jamie Lee Curtis ed Alan Bates. In seguito alla donazione degli organi, i genitori del bambino ricevettero la medaglia d’oro al merito civile con la seguente motivazione: “Cittadini statunitensi, in Italia per una vacanza, con generoso slancio ed altissimo senso di solidarietà disponevano che gli organi del proprio figliolo, vittima di un barbaro agguato sull’autostrada Salerno – Reggio Calabria, venissero donati a giovani italiani in attesa di trapianto. Nobile esempio di umanità, di amore e di grande civiltà. Messina, 1 ottobre 1994”.

A Nicholas sono dedicati: un vasto parco parco verde a Cosenza, un piccolo parchetto nella frazione di Fornaci, Fagnano Olona (Varese), giardini prospicienti il Corso Mazzini a Catanzaro, la Piazza Principale di Davoli Marina (Catanzaro), una sala nel palazzo Campanella sede del Consiglio Regionale a Reggio Calabria, un asilo comunale a Lamezia Terme (Catanzaro), una scuola superiore a Corigliano Calabro (Caltanissetta), la piazza principale di Cassino (Frosinone), un ponte nel quartiere di Struppa a Genova, una scuola elementare nel quartiere Settefarine di Gela, un parco giochi nella zona Mirafiori Nord e una scuola materna a Torino, una scuola elementare a Ne (Genova), un parco cittadino a Giussano (Monza e Brianza), un parco giochi all’interno del parco delle cascine di Firenze, una scuola elementare a San Nicola la Strada (Caserta), un largo a Marcianise (Caserta), una campana costruita dalla Fonderia Marinelli di Agnone (Isernia) con impressi i nomi dei beneficiari dei trapianti.

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