La politica delle poltrone, al via nomination per il “Chi vuoi eliminare?”

di Antonio Arduino

Piazza MunicipioAVERSA. Riparte il “Grande Fratello aversano”. Dopo la nomina dei due nuovi assessori, Oliva e Balivo, che hanno preso il posto in giunta di De Cristoforo e Verde, …

… e il voto contrario alle indicazioni della maggioranza dato dai finiani al momento dell’elezione del presidente dei Revisori dei conti, avanti con le nomination per il “Chi vuoi eliminare”. Per un assessore che entra tanti altri aspiranti assessori bussano alla porta del gabinetto del primo cittadino. Anche se ufficialmente negano, l’Mpa e i finiani di Fli danno proprio la sensazione che un assessore lo vogliano. Allo stesso modo sembra essere chiara l’aspirazione al salto di qualità di consiglieri delegati che della stessa delega, fino ad oggi senza etichetta, hanno fatto l’impegno totale della loro attività politica, proponendo e realizzando progetti. Poi ci sono gli assessori in carica che dopo aver resistito ai tanti cambi di guardia imposti negli otto anni di gestione Ciaramella di sicuro non vogliono mollare la presa ed essere sacrificati in nome di un presunto accordo politico teso ad allargare una maggioranza che maggioranza non sarebbe comunque, dal momento che tanti, troppi consiglieri, sia pure in tempi e modi diversi, in più occasioni hanno espresso dissenso verso una gestione della città che non sembra particolarmente interessata ai problemi dei cittadini, ma tesa solo a occupare poltrone, possibilmente di peso. Sono tanti i progetti avviati ma non ancora conclusi.

Per chi governa Aversa sembra importante apparire dai media, annunciando innovazioni, lavori pubblici e iniziative sociali senza crearsi problemi se poi si fermano per strada o si rivelano inutili. Come le fioriere di via Roma, il trasporto pubblico, l’ampliamento del cimitero necessario e annunciato già dall’amministrazione Ferrara, l’adeguamento dell’impianto elettrico del cimitero che potrebbe persino spegnersi a gennaio, i parcheggi pubblici gratuiti che si realizzano, come in via Plauto, ma poi non si rendono attivi, così come le cosiddette villette comunali di via Giordano e via Atellana. Piazza Mazzini che sembra essere completa ma che completa non è, e non dimentichiamo il trasferimento della fiera del sabato.

L’elenco potrebbe continuare, ma a che cosa potrebbe servire ricordare a chi guida la città le cose che sa bene di non aver fatto? Per chi siede in giunta o in consiglio è importante la sedia non l’elettore che gli ha permesso di occuparla. Però gli elettori guardano la bagarre e, anche se i politici non lo ritengono possibile, pensano e valutano i fatti. Così, alla fine, potrebbero essere loro a decidere sul “Chi vuoi eliminare”, non i segretari né i coordinatori dei partiti che intendono indicare i nomi dei componenti di una nuova, ennesima giunta che dovrebbe fare…che cosa?

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