Assegni smarriti, assolto 26enne aversano

di Redazione

 AVERSA. Assolto dal delitto di calunnia un giovane di 26 anni di Aversa. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico, dottoressa Stravino, della sezione distaccata della città normanna.

L’imputato, Carlo Segreto, era finito sotto processo per aver effettuato una falsa denuncia di smarrimento di alcuni assegni postali. In realtà, i titoli di credito non erano stati smarriti ma dati in pagamento, tant’è che uno di questi, posto all’incasso, non era stato pagato per tale ragione. Da questo episodio era scattata l’indagine e quindi l’apertura del procedimento penale a carico di Segreto per il reato di calunnia. Il dibattimento ha permesso di accertare che in realtà alcuna responsabilità poteva essere mossa a Segreto. Questi, attraverso il suo legale, l’avvocato Enzo Guida, ha dimostrato che gli assegni oggetto della denuncia erano stati consegnati, in bianco ed a titolo di cortesia, ad uno zio dell’imputato.

Il giorno in cui Segreto si era recato ad effettuare la denuncia era stato proprio il congiunto ad avvertire l’imputato della necessità di rivolgersi alle forze dell’ordine perché aveva smarrito i titoli. Il giovane, non conoscendo le reali intenzioni dello zio, vale a dire quello di non pagare gli assegni, che nel frattempo erano stati dati in pagamento a delle persone, si era recato in caserma ad effettuare la denuncia di smarrimento.

Per questa ragione il giudice ha accolto la richiesta difensiva di assoluzione, basata sulla non consapevolezza dell’imputato al momento di presentare la denuncia circa quanto realmente avvenuto.

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