Pd: “Di Santo muto perché incapace”

di Redazione

Partito Democratico SANT’ARPINO. Ancora un duro atto d’accusa del Partito Democratico nei confronti della maggioranza guidata dal sindaco Eugenio Di Santo.

Non varrebbe la pena rispondere a chi per anni (e ci riferiamo anche ad una cospicua parte del “manipolo” di “Alleanza Democratica”) ha costruito la propria “fortuna” politica sulla menzogna e diffamazione sistematica, infarcita di vere volgarità, e sulla denigrazione degli avversari politici fatta “porta a porta”! Nessuna delle parole messe in fila per “impressionare” hanno un significato volgare. E, come al solito, alcune sono inventate di sana pianta e su altre si opera l’abituale mistificazione. Ma per chi ha la faccia tosta ormai è una costante imbrogliare le carte in tavola. Ma a ben vedere una parola c’è e non è per nulla offensiva.

Dice la verità: il Sindaco Di Santo Eugenio è muto e non parla perché è incapace e loro stessi ci dicono anche il perché: “E’ meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio! sulla propria stupidità!” Quindi se vuole smentire i “suoi amici” venga subito ad un pubblico confronto”! Per tutto il resto ci vedremo in consiglio comunale, quando porterete la delibera sull’anagrafe patrimoniale degli amministratori.

Si, cari concittadini, è da più di un anno che chiediamo di portare in consiglio comunale l’anagrafe degli eletti, da dove si desume anche il lavoro e il reddito di ogni singolo amministratore. E se, finalmente, si decideranno a portarla in consiglio, in quella sede saranno in molti a capire chi lavora e chi non ha mai lavorato, chi paga regolarmente tributi e tasse e chi evade ed elude! A proposito, la nostra domanda non riguardava l’indennità di carica del Sindaco sulla quale non ancora abbiamo avuto una risposta chiara ed inequivocabile (quando succederà, ne vedremo delle belle), ma si limitava a domandare se l’indennità di carica dell’allora assessore Di Santo fosse mai stata denunciata come reddito!

Noi non abbiamo bisogno di nasconderci, siamo orgogliosi del lavoro che svolgiamo perché frutto dei nostri sacrifici e nemmeno dobbiamo nascondere i nostri redditi percepiti perché siamo onesti contribuenti. Sono altri, probabilmente, a dover chiarire, adesso come per il passato, qual è e qual è stato il proprio “curriculum” lavorativo! A cominciare dal nullafacente sindaco Di Santo “muto per incapacità” per continuare con il suo “alter ego” che in passato ha cercato di guadagnare soldi pubblici senza lavorare! E potremmo continuare perché l’elenco è molto lungo……..!

Infine, sulla vicenda “Patronati” vi conviene non insistere troppo. Intanto già avete subito due pesanti condanne. E per tornare, solo per un attimo, agli “interessI” veri o presunti non sarebbero pochi, stante alle voci che circolano nella stessa maggioranza, i “Patronati” che direttamente o indirettamente farebbero capo ad esponenti di Alleanza Democratica: Giuseppe Lettera, Aldo Zullo, Nicola Chianese, e ci fermiamo qui per il momento! E, allora, abbiate il coraggio di riconoscere che sull’intera questione è stata la vostra Amministrazione a muoversi sul piano delle “vendette” e degli interessi “personali” e non certamente il Pd, che si è solamente limitato a denunciare, cosa che voi stessi ammettete, la vostra ignoranza e malafede: “In data 08.09.2010 la Giunta Comunale, con delibera numero 123, ha preso atto che nel frattempo la legge era cambiata e che le pratiche degli invalidi civili sono state trasferite per competenza tutte quante all’Inps di Aversa, mentre quel poco rimasto in carico al Comune poteva ormai essere gestito direttamente dai dipendenti comunali (insomma non c’era più bisogno di alcun Patronato)”.

In poche righe vi siete autodenunciati: la legge non è cambiata “nel frattempo”, ma lo era già quando avete bandito la gara. Nel frattempo era successo che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e che il vincitore del bando di gara era risultato di non vostro gradimento. Tacete e arrossite dalla vergogna!

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