Il Pdl scende in piazza e chiede le dimissioni del sindaco

di Redazione

i consiglieri del PdlORTA DI ATELLA. Nella mattinata di domenica il gruppo consiliare del Pdl, alle presenza di numerose persone, ha tenuto un pubblico comizio, nel corso del quale si è parlato della lettera minatoria ricevuta dal capogruppo Domenico Damiano.

Proprio quest’ultimo, candidato a sindaco alle passate amministrative, ha ringraziato i colleghi consiglieri Ermanno Vincenzo Guido, Carlo Cioffi e Stefano Minichino e tutti coloro che gli hanno manifestato solidarietà e vicinanza. “Abbiamo deciso di scendere in piazza per riconfermare l’impegno ad avere un colloquio continuo e diretto con la popolazione, per contrastare un sistema che ci vedeva all’oscuro di tutto. Questa città deve rinascere”, ha affermato Damiano, che poi ha contestato il modus operandi della maggioranza Brancaccio in questi primi sette mesi di amministrazione. “Abbiamo dato il tempo necessario per far capire a tutta questa gente il meccanismo amministrativo, abbiamo sollevato problemi, abbiamo portato proposte, ma niente. Noi non colloquieremo più con l’amministrazione, ma proporremo fatti operativi concreti. Non è stato portato all’attenzione del Consiglio nessun problema concreto”. Per Damiano quella in carica è “un’amministrazione che non ha programmazione, nonostante le promesse decantate in campagna elettorale. Non c’è metodo e quello che si vede fa parte del ‘vecchio’”.

Tra i temi affrontati anche quello della raccolta e smaltimento dei rifiuti, del’illuminazione pubblica, del bilancio di previsione. La sintesi per il Pdl è scontata: “Fallimento dell’amministrazione Brancaccio”. Sul bilancio di previsione, il consigliere Guido, in virtù delle sue conoscenze di finanza pubblica, ha usato termini forti come “falso” e “carente”, “un bilancio – ha spiegato – mai risanato, formato senza cogliere i problemi del paese, riportato integralmente dalla nuova amministrazione, omettendo in modo grave e pericoloso i debiti fuori bilancio o lodi arbitrali, pur sapendo dei continui pignoramenti a cui il Comune continuamente soccombe”.

“La chiarezza non è certamente una caratteristica che contraddistingue il sindaco Brancaccio. – ha aggiunto Guido – Continua a far finta di non capire e, a domande precise, fornisce risposte evasive, anche a costo di andare fuori dal seminato. Così come i suoi comportamenti. Prima nostalgico di Bassolino, oggi a sollecitare la partecipazione e l’unione con il Pdl, partito di destra. Chi decide di amministrare questo paese non può pensare di farlo per delega, né di invocare l’aiuto di personaggi esterni per risolvere i problemi dei cittadini. Non credo faccia onore ad un cittadino, oggi sindaco per pochi voti di differenza, denigrare altre persone nel modo di vestire e altro. Mi domando come mai l’atteggiamento di sfida e di onnipotenza – di colui che si collocava ‘in alto’, che avrebbe agito con la sua sola ‘volontà, impegno, fatica, originalità delle idee e proposte, mettendo a frutto abilità e specifiche competenze’ – abbia ceduto il passo a corteggiamenti e lusinghe ai cosiddetti ‘protagonisti esterni’ (vedi gli assessori esterni, segreteria di maggioranza, etc.) riciclando persone che hanno rovinato e violentato il paese. Le nostre speranze, alla luce dei fatti, si stanno affievolendo e con le nostre anche quelle dei cittadini che sono costretti a prendere atto delle tante falsità, esaltazioni e vuote promesse. E questa non è una sterile polemica”.

A prendere la parola anche il consigliere Cioffi, per il quale è in atto “uno spreco di denaro pubblico”, citando alcuni esempi: lavori di manutenzione di alcune strade, fogne che non vengono pulite, pali dell’illuminazione tranciati a metà e privi di lampadine o con pericolo della caduta dei coperchi. “Assistiamo ad una mancanza di oculatezza – ha sottolineato Cioffi – dovuta al fatto che si amministra non usando la regola del buon padre di famiglia, distaccandosi di conseguenza dal raggiungimento del bene comune”. Cioffi non ha risparmiato i riferimenti a chi “fa il gioco delle tre carte, sistemando uno qua e uno là dei consiglieri o altri, nonché gestire personaggi che, facendo finta di stare all’opposizione, fanno da stampella all’attuale maggioranza”. Lo stesso consigliere ha ritenuto come vi sia la necessita di “riportare al Comune lo smaltimento dei rifiuti, tramite l’azzeramento del contratto con la Teleservizi che altro non fa che aumentare il gettito di tasse. Non si può andare avanti con le proroghe”.

Dure le parole del consigliere Minichino che ha parlato “dell’assenza e del non rispetto degli impegni presi da parte dell’amministrazione e soprattutto della nuova segreteria di maggioranza, i cui membri sono componenti e artefici di questo fallimento”. “Una maggioranza – ha aggiunto Minichino – che non ha rispettato la volontà degli elettori, e, quindi, motivo utile per dimettersi”.

Il capogruppo Damiano ha concluso il comizio con la promessa ai cittadini di essere sempre più presente e, rivolgendosi a loro, ha detto: “Abbiamo necessità di raccogliere i vostri consigli, vogliamo che i cittadini siano a conoscenza di tutto. Oggi c’è il risveglio. Vi porteremo a conoscenza delle novità con altri comizi”. Al termine del pubblico evento, il gruppo del Pdl ha chiesto le dimissioni del sindaco.

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