Pdl, i consiglieri comunali: “Siamo messi male, proprio male!”

di Redazione

PdlMADDALONI. I consiglieri comunali del Pdl, Antonio De Rosa e Rosa De Lucia, insieme al presidente del Club della Libertà “Maddaloni per Silvio”, Andrea De Filippo, …

… ritengono il documento diramato da una parte del Pdl in difesa del capogruppo consiliare rispetto alla infelice uscita a proposito dell’andamento dell’ultimo Consiglio Comunale come “l’ennesima provocazione, l’ulteriore dimostrazione dello stato di assoluta inconsistenza nella quale versa attualmente il Partito a Maddaloni, per responsabilità evidenti ed inequivocabili. Non entriamo nel merito di un documento insignificante dal punto di vista politico che, con pedagogica pedanteria, vorrebbe dettare le regole del comportamento del ‘buon consigliere’ e che, in tale tentativo, raggiunge livelli di involontaria (speriamo) comicità, allorquando recita: ‘E’ diritto-dovere del consigliere comunale, nella piena espressione di autonomia che gli deriva dal mandato popolare, presenziare al Consiglio ed esprimere la propria opinione, se lo ritiene opportuno, in merito alle questioni poste all’ordine del giorno’”.

“Grazie assai. – continuano i tre – Non lo sapevamo! In attesa della prossima lezione di ‘diritto amministrativo’, rileviamo, quale unico spunto politicamente rilevante di questa improvvida sortita, come il Sindaco abbia deciso di ridursi al ruolo di ‘capofazione’, rinunciando a quello che dovrebbe essere il proprio ruolo di riferimento nel Partito e nella Pubblica Amministrazione ed indossando i panni del ‘partigiano’. Finalmente si fa chiarezza! Sono mesi che assistiamo alla lenta agonia di un Partito senza guida, alla mercè di referenti autonominati, in virtù di imprecisate e millantate investiture. Sono mesi che le attività e il dibattito nel Partito sono inesistenti, essendo stati sostituiti dal presidio di un ristretto ‘circolo’ di presunti ‘dirigenti’ che, di fatto, hanno cancellato ogni forma di partecipazione di decine di militanti, iscritti, candidati e simpatizzanti. Sono mesi che vengono stravolte le regole più elementari di confronto all’interno del Pdl, con la scusa che si tratterebbe di un partito ‘verticistico’. Inaudito! Si teorizza la mancata partecipazione democratica come se fosse un dogma! Strabiliante! Nel frattempo, ci si accredita presso le altre formazioni politiche in virtù di ‘presunti’ mandati e si concepisce la vita interna del Partito esclusivamente all’insegna della cooptazione più o meno nobile alle ragioni di chi detiene le leve del ‘potere’. A completamento di questo quadro sconfortante, un’Amministrazione squassata dalle divisioni, in piena crisi a pochi mesi dal suo insediamento, incapace di assumere una posizione chiara su qualsivoglia argomento, destinataria di un preoccupantissimo calo di gradimento da parte della pubblica opinione. Ebbene, al cospetto di tale desolante quadro di riferimento, non si trova di meglio che censurare l’unico lampo di chiarezza nel ‘balbettio’ generalizzato di questi mesi, per una muscolare dimostrazione di forza che, per essere tale, ricorre addirittura al coinvolgimento, come nel caso del consigliere Giovanni Ianniello, di persone ignare di documenti partigiani e faziosi”.

“Siamo messi male, proprio molto male! Abbiamo rappresentato ai responsabili provinciali e regionali del Partito tale disastrosa condizione e attendiamo, nei prossimi giorni, un intervento che ci auguriamo possa ripristinare un minimo di agibilità democratica e di civiltà nel confronto politico interno. Con una avvertenza per quanti non lo avessero ancora inteso: noi siamo e resteremo nel Pdl, noi ci sentiamo e siamo il Pdl a Maddaloni! E, da oggi, sino a quando non saranno ripristinate regole di garanzia per tutti coloro che operano e rappresentano il Pdl nelle sue proiezioni istituzionali, non consentiremo più a nessuno di rappresentarci arbitrariamente e senza titolo”.

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