Edilizia, imprenditori e tecnici ne discutono al Castello

di Redazione

 MADDALONI. Imprenditori e tecnici radunati al Castello di Maddaloni per affrontare il momento difficile in cui versa l’edilizia del territorio.

Decisi ad intervenire e ad alzare la voce contro il Genio Civile, responsabile dello stallo che paralizza l’economia del settore, non si sono fatti sfuggire l’occasione per discutere della grande opportunità del Piano casa, che di qui a poco prenderà forma, dopo la decisione del governatore Caldoro di azzerare quello di Bassolino. La folta rappresentanza degli ordini professionali e la presenza delle sigle più importanti dell’imprenditoria edile sono concordi nel condividere i provvedimenti intrapresi dalla politica per uscire da quest’altra emergenza.

A farsi portavoce è stato il delegato dell’Ordine dei Geometri, Claudio De Simini, che con l’architetto Carlo Cardone hanno rassicurato i presenti in merito agli emendamenti sottoscritti dal Consigliere regionale, Angelo Polverino, e dai consiglieri Nugnes e Nappi, quest’ultimo di Napoli.

De Simini ammette che “bisogna fare un intervento strutturale per rimuovere tutti gli impedimenti che oggi bloccano le pratiche al Genio Civile di Caserta”.“L’unico modo – continua – è cancellare l’articolato che vuole il rilascio delle autorizzazioni sismiche in un tempo non inferiore ad otto mesi. Uno sconcio che va rimosso solo intervenendo sulla legge. Gli emendamenti sono finalizzati proprio per questo scopo. Il vecchio Piano casa ha finito per burocratizzare ancora di più il rilascio delle concessioni. Bisogna – chiarisce De Simini – ritornare alla vecchia normativa, al consenso assenso, che va rilasciato in non più di trenta giorni. Questa istanza è stata recepita e trasformata in emendamenti dai Consiglieri Regionali. Noi non guardiamo al colore politico. Auspichiamo invece che al momento della discussione degli emendamenti, gli altri Consiglieri del territorio diano forza alla nostra rivendicazione. Posso garantire che in tutto il territorio casertano sono fermi oltre 900 cantieri e la situazione diventa sempre più critica. Capiamo – conclude De Simini – che il dirigente del Genio Civile deve applicare la legge, ma non possiamo più andare avanti con questa paralisi. Bisogna uscire al più presto dal momento di crisi e intervenire anche su altre problematiche che coinvolgono il settore. La crisi che viviamo c’entra poco con quello che sta succedendo. Dall’edilizia, la Regione può solo incassare. Siamo finiti in questa situazione per un Piano casa, probabilmente redatto senza l’apporto dei diretti interessati”.

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